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Dalla lettera a Scalfari all’incontro coi malati

VILLETTA BARREA. Umile tra gli umili e semplice tra i semplici. È soprattutto per questo che i fedeli amano papa Francesco riconoscendo in lui e nel suo modo di vivere la fede, il vero messaggio di...

VILLETTA BARREA. Umile tra gli umili e semplice tra i semplici. È soprattutto per questo che i fedeli amano papa Francesco riconoscendo in lui e nel suo modo di vivere la fede, il vero messaggio di Cristo. Con la sua purezza di cuore, con la sua semplicità di spirito, papa Francesco ama essere vicino alla gente comune dimostrando con lettere e telefonate la sua vicinanza, ma anche la sua fede assoluta in Gesù Cristo. È di qualche giorno fa la lettera di risposta al giornalista Eugenio Scalfari, pubblicata su Repubblica e rivolta «a chi non crede». «La Chiesa», ha scritto il Santo Padre, «nonostante tutte le lentezze, le infedeltà, gli errori e i peccati, non ha altro senso e fine se non quello di vivere e testimoniare Gesù». E testimoniare Gesù significa anche dare coraggio a chi crede di non avere più speranza. È il caso dei familiari di Eleonora Cantamessa, ginecologa 44enne investita e uccisa da un’auto in corsa mentre soccorreva un ragazzo indiano. Testimoniare Gesù significa anche telefonare, come lo scorso 14 settembre, a un 15enne malato di distrofia e dire: «Avrei l’onore di incontrarla». (c.s.)

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