Giornalista aquilano arrestato e rilasciato in Venezuela

Fermato a Maracay il giornalista Gianfranco Di Giacomantonio mentre filmava un corteo, ore d’angoscia per la famiglia

PESCARA. La polizia venezuelana ha arrestato ieri (e rilasciato dopo alcune ore) il giornalista aquilano Gianfranco Di Giacomantonio nella città di Maracay mentre faceva alcune riprese durante una manifestazione nei pressi della zona di San Jacinto nel Sud della città di Maracay, una delle tante proteste contro la politica del governo chavista di Nicolas Maduro. Di Giacomantonio ha passaporto italiano. Sul posto la viceconsole onoraria Mariella Petricone. La notizia è stata rilanciata da alcuni siti di abruzzesi in Venezuela. Fino all’annuncio della liberazione (dato dal figlio Luca direttore del sito abruzzo24ore.tv) sono state ore di angoscia per la famiglia.

Di Giacomantonio è un film-maker molto attivo nel campo del documentario, tra ricerca etnografica e inchieste sul mondo degli abruzzesi emigrati in Venezuela: “Un parco per l'orso”, “Storie di emigrazione in Argentina”, “La Isla grande”, “La storia del carnevale di Santiago di Cuba”, “Modesto Della Porta”, sono solo alcuni titoli prodotti da Di Giacomantonio.

Si tratta del secondo abruzzese arrestato durante i disordini in Venezuela. Sabato è stato liberato Giuseppe Di Fabio, originario di Corvara, consigliere comunale a Maneiro nell'isola di Margarita. Di Fabio, membro del partito di Voluntad Popular, di opposizione a quello del regime del presidente Maduro, era stato arrestato dalla polizia politica Sebim, lo scorso 2 febbraio all'uscita della sede di una radio dove aveva partecipato ad una trasmissione politica con l'accusa di aver preso parte a manifestazioni di piazza, sfociate in rivolta e ferocemente represse dalla polizia. Il caso di Di Fabio era stato segnalato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al ministero degli Esteri, e anche a Papa Francesco, per interessamento della giornalista di El Nacional Marynellys Tremamunno. Sabato una manifestazione di abruzzesi-venezualani aveva protestato contro la repressione messa in atto dal governo venezuelano. Ieri il presidente Maduro ha invitato alcuni gruppi dell’opposizione, nonché leader religiosi e sindacali a partecipare a un incontro domani per discutere di strategie mirate a ripristinare l’ordine nel Paese. Maduro ha parlato durante una manifestazione a Caracas, nel corso della quale centinaia di persone hanno marciato verso il palazzo presidenziale per esprimere il sostegno al governo a seguito delle proteste antigovernative.

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