Giulianova, identificati i due aggressori

4 Aprile 2010

I carabinieri della compagnia di Giulianova hanno identificato due dei tre ragazzi rom che venerdì pomeriggio hanno aggredito in via Thaon de Revel Massimo Gambacorta, centralinista del Comune

GIULIANOVA. Aggressione per un rimbrotto: identificati due dei tre ragazzi rom. I carabinieri della compagnia di Giulianova hanno identificato due dei tre ragazzi che venerdì pomeriggio hanno aggredito in via Thaon de Revel a Giulianova lido Massimo Gambacorta, centralinista del Comune, che in bicicletta stava andando a comprare un libro.

Via de Revel è percorribile a senso unico verso il mare e Gambacorta, appena imboccata la strada in bicicletta, si è trovato i tre ragazzini rom che arrivavano - tutti su un solo scooter e tutti senza casco - contromano. Erano quasi le 17. Il 41enne teramano, che da anni vive a Tortoreto lido, ha detto loro «Ragà, andate contromano». Un’osservazione che non è piaciuta ai tre, che l’hanno invitato a stare zitto dicendogli «Fatti i cazzi tuoi».

E quando Massimo Gambacorta ha osato obiettare «Ma siamo in un paese civile!» ha ricevuto per tutta risposta un forte colpo in testa. E’ svenuto e ha battuto la testa contro lo spigolo del marciapiede, riportando un taglio sulla fronte, suturato con otto punti al pronto soccorso di Giulianova, oltre a varie abrasioni e a un occhio nero.

I carabinieri, grazie a due testimoni - un uomo e una donna - e ai filmati delle telecamere sparse nei punti caldi della città - che però non coprono la via in questione - sono risaliti all’identità di due dei tre aggressori. Pare peraltro che uno dei due ragazzi proprio venerdì, il giorno dell’aggressione, abbia compiuto 18 anni. I tre probabilmente andavano a zonzo da parecchio tempo - erano stati avvistati precedentemente anche in altre zone - festeggiando il compleanno.

Il centralinista, accompagnato dal sindaco Mastromauro - accorso subito in ospedale per sincerarsi delle condizioni del dipendente comunale - venerdì sera è andato anche a presentare denuncia nella caserma dei carabinieri. E sono subito partite le indagini.
L’aggressione a Massimo Gambacorta ha suscitato parecchio sdegno in città.

«Ho ricevuto tante telefonate di solidarietà, tante persone hanno voluto starmi vicino e questo mi ha commosso», ha commentato ieri Gambacorta, «mi auguro però che alla solidarietà seguano gesti coerentemente conseguenti, anche per il bene della città. Non posso non notare che c’è un clima di paura: è stata un’aggressione, non una rissa in un bar, ma nessuno si è fermato.

Devo però ringraziare una ragazza che si è messa a urlare e che ha messo in fuga i tre. Mi ha salvato: io ero svenuto e se si fossero fermati per prendermi a calci mi sarebbe andata molto peggio». E non a caso dopo quest’ultima aggressione il Pd ha annunciato che presenterà al primo consiglio utile un ordine del giorno sulla sicurezza.

(ha collaborato Alfonso Aloisi)