«Il pentagramma nel piatto» col Fai di Pescara

«Il pentagramma nel piatto - alla ricerca delle note organolettiche», ovvero come raccontare storia, tradizioni e analisi sensoriale dei più rappresentativi sapori abruzzesi. Sulle orme del programma nazionale del Fai, il Fondo italiano per l’ambiente, la delegazione Fai di Pescara presenta un calendario di dieci appuntamenti con cadenza mensile (pausa in luglio e agosto) dedicati alla conoscenza dei prodotti gastronomici di eccellenza del territorio. Olio di oliva, vino, tartufi e funghi, formaggio, miele, piante e frutti spontanei non avranno più segreti, raccontati da esperti invitati di volta in volta.
«Lo spirito dell’iniziativa», spiega Luca Di Pietro, capo delegazione pescarese, «è di aprire anche alle bellezze ambientali del territorio oltre a puntare alla salvaguardia dei beni culturali. La natura abruzzese ha una forte valenza ambientale, perciò parleremo di territorio non disgiunto dalla sua cultura alimentare».

Gli incontri avranno luogo nell’auditorium Castellamare, in viale Bovio 499 a Pescara.
La partecipazione è aperta a tutti, soci (che potranno iscriversi alle attività dell’anno appena iniziato in cambio di 15 euro) e non soci (per i quali l’iscrizione al Fondo è di 30 euro). Sarà possibile iscriversi anche nella serata di avvio del programma, domani.
Gli incontri si svolgeranno dalle 20.30 alle 22.30.
Il via domani, dunque, per parlare di «Funghi nei millenni, tra cucina, farmacopea e tradizioni popolari» con Angelo Tarquinio, micologo ed esperto di analisi sensoriale. «Che cavolo mangi? La salute in testa e nel piatto» sarà il tema del 18 febbraio dedicato al consumo degli ortaggi di stagione, con l’intervento dell’agronomo Silverio Pachioli. L’olio d’oliva «compagno di viaggio dei mediterranei» sarà protagonista dell’incontro affidato a Luciano Pollastri, capo panel dei Dop della Camera di comemrcio di Teramo, il 18 marzo. Di Tartufi «perle di un Abruzzo nascosto» si parlerà con l’agronomo Arssa Gabriele De Laurentiis, il 15 aprile.

Il 18 maggio toccherà a Stanislao Liberatore, docente nella facoltà di Medicina dell’ateneo D’Annunzio Chieti Pescara, svelare sapori, vizi e misteri delle libagioni dei Casari nella Roma imperiale.
Di miele, polline e rugiada si parlerà il 12 giugno con Giovanna Lanciano, agronoma Arssa. Dell’evoluzione sociale del formaggio «da viatico dei poveri a principe delle mense» parlerà il 16 settembre Maria Grazia Bergia, agronoma Arssa nonchè esperta di analisi sensoriale.
Sapori e aromi da piante e frutti spontanei è l’argomento schiettamente autunnale (14 ottobre) di cui parlerà l’agronomo Silverio Pachioli, illustrando il passaggio da una cucina modesta basata sull’impiego necessario (per fame) dei frutti spontanei all’attuale riscoperta del gusto degli stessi gustosi ingredienti, base della moderna cucina cosiddetta povera. Al valore antico e simbolico del vino nella cultura mediterranea «dall’ara all’altare» è dedicato l’appuntamento del 18 novembre a cura dell’agronomo Arssa, Annarita Carbone.

Si chiude il 9 dicembre con il tema «Abruzzo nascosto: storie di poeti, funghi e serpenti narrate da vecchi pastori e antichi briganti» con Angelo Tarquinio, micologo esperto di analisi sensoriale.
«Questo primo ciclo di appuntamenti vuole essere l’occasione per raggruppare un nucleo di appassionati ai quali proporre escursioni legate ai vari temi trattati», aggiunge di Pietro.
«Parallelamente a livello storico puntiamo al recupero della chiesa di San Francesco a Loreto Aprutino le cui preziose tele dipinte dal Bedeschini, all’interno, stanno andando in rovina per l’umidità e l’incuria».

Info 328 9248123 e 335 8437905. Il punto Fai è operativo da Fiadone antichità, in via Trento a Pescara tutti i venerdì ore 18-20 in viale Bovio 499.