CORONAVIRUS

L'Abruzzo resta in zona bianca, ma gli esperti avvertono: «Così si torna in giallo»

La Regione ha già sforato l’incidenza settimanale dei contagi: siamo sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti

PESCARA. L’Abruzzo conserva la zona bianca nonostante l’aumento graduale dei contagi e dei ricoveri sia in area medica che in terapia intensiva delle ultime settimane. Il sistema sanitario sta reggendo, ma gli esperti invitano ad accelerare con l’unica arma che può far svoltare la lotta contro il virus: il vaccino. Giustino Parruti, primario delle Malattie infettive di Pescara, e Paolo Fazii, virologo e direttore del laboratorio della Asl di Pescara, hanno anche lanciato l’allarme
in vista della riapertura delle scuole.

L’Abruzzo ha già sforato uno dei tre parametri che devono contemporaneamente verificarsi per riportare la Regione in zona gialla: l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti. Per restare in zona bianca, infatti, una regione deve avere
un’incidenza settimanale di contagi inferiore a 50 ogni 100mila abitanti, un tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti Covid inferiore al 15 per cento e un tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per Covid sotto il 10 per cento. «Al momento stiamo reggendo», dice Parruti, «ma non dobbiamo perdere l’occasione per stringere i tempi e vaccinare tutti. Dobbiamo muoverci per evitare di tornare in giallo».

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