Lo scandalo su facebook: foto di mogli nude e “asta” social. Centinaia di abruzzesi nel gruppo

Meta blocca la bacheca da 31mila membri, migliaia le ignare donne vittime di commenti beceri. La polizia postale sta indagando per «diffamazione e diffusione di materiale intimo senza consenso»
PESCARA. Ci sono anche decine e decine di abruzzesi nel gruppo Facebook “Mia Moglie” chiuso dopo essere finito al centro di uno scandalo nazionale. La polizia postale è al lavoro per risalire a tutti coloro che hanno postato foto di compagne e fidanzate immortalate di soppiatto mentre dormono o cenano, mentre prendono il sole o si cambiano d’abito. Seni e glutei in bella vista fotografati anche nei momenti di intimità. Il più delle volte all’insaputa delle interessate. E il caso sta proprio qui. Perché tutto è finito sui social come «carne da macello» tra commenti volgari e sessisti: «Bel fisico da puledra la signora, si può vedere altro?», «È un peccato si vergogni, falle delle foto di nascosto, seguo con interesse» solo per citare i commenti meno volgari. I partecipanti – oltre 31mila – rischiano denunce per reati che vanno dalla diffamazione alla diffusione di materiale intimo senza consenso.
L’INDAGINE
La polizia postale di Roma, con la collaborazione delle Polpost di tutta la Penisola, si è attivata e Meta Platforms, Inc., nota più semplicemente come Meta, società che gestisce Instagram, Facebook, Whatsapp e che fa capo a Mark Zuckerberg, mercoledì scorso ha chiuso la pagina Facebook.
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