TRASPORTI

L'aeroporto d'Abruzzo vuole fare rotta su Parigi e Berlino

La Regione prepara due nuovi bandi per complessivi 1,5 milioni di euro in modo da allargare l'offerta dei voli. L'obiettivo è arrivare a 1 milione di passeggeri, fra le nuove destinazioni inseguite c'è anche Torino

PESCARA. Rapportandolo al viaggio di un aereo, è come se avesse terminato il rullaggio della fase di decollo da una nuova città e si sia sollevato in aria. E stia, come si dice in gergo aeronautico, guadagnando quota alla ricerca di nuove rotte. Proprio come le nuove destinazioni che l'aeroporto d'Abruzzo torna ad inseguire attraverso due nuovi bandi di marketing e promozione turistica per complessivi 1,5 milioni di euro. Si tratta della stesso percorso avviato dall'ex giunta di Luciano D'Alfonso  per agganciare le compagnie aeree come Ryanair e Volotea che oggi volano da Pescara per Catania, Palermo, Praga, Varsavia, Francoforte, Bruxelles, Bergamo, Malta e Londra. Con l'obiettivo di attrarre turisti sia in campo nazionale e soprattutto internazionale e traguardare così l'ambita soglia di 1 milione di passeggeri l'anno.

Con il primo bando da 900mila euro si cerca di attirare l'interesse di compagnie che hanno fra le loro destinazioni Parigi e Berlino; mentre con il secondo bando da 600mila euro si punta ad intercettare le rotte nazionali verso la Sicilia e a recuperare il volo per Torino nonostante esso sia considerato più un collegamento d'affari (considerati gli interessi crescenti del Gruppo Fca e Psa nella Sevel in val di Sangro) piuttosto che per turisti.

Resterebbe aperto un altro tema, la necessità a detta degli operatori, che l'Abruzzo sia agganciato a un hub internazionale come l'aeroporto di Roma Fiumicino e/o quello di Milano malpensa per i voli intercontinentali. Una traccia che fu seguita dall'ex presidente Saga (la società regionale che gestisce lo scalo pescarese) Nicola Mattoscio con i voli dell'ex Alitalia per Fiumicino e che in tanti vorrebbero resuscitare in una forma rivista e corretta.

La Regione, secondo l'assessore Mauro Febbo che ha voluto rispondere a una sollecitazione da parte di M5s, è pronta a pubblicare i due bandi i cui voli non dovrebbero sostituire quelli attuali bensì, sempre a detta dell'assessore, dovrebbero "aumentare il ventaglio delle offerte proposte dall'aeroporto d'Abruzzo". Il trend, cioé la scalata che l'aeroporto ha iniziato da qualche anno, conforta. A settembre il numero dei passeggeri è cresciuto del 10,2% rispetto allo stesso mese del 2018, con un movimento di passeggeri, italiani e stranieri, che si attesta sulle 68.696 unità.

Una crescita costante, con il 7,7% di aumento nel periodo gennaio – settembre 2019 (552.122 passeggeri), nonostante la perdita di circa 20mila unità, causata dalla chiusura di tre mesi per lavori dello scalo di Milano Linate, collegamento strategico per l’Abruzzo, riattivato dal 28 ottobre. "E cresciamo  anche in reputazione, assumendo un ruolo strategico per il turismo e l’economia della nostra regione e delle realtà limitrofe, come la provincia di Ascoli, il Molise e Foggia", sottolinea il presidente della Saga, Enrico Paolini, secondo cui è arrivato il momento di fare il punto sul futuro dell’aeroporto: "Entro novembre vorrei proporre una tavola rotonda sulle prospettive dello scalo di concerto con la Regione". Magari con i due bandi pronti per le nuove rotte e con qualche idea più chiara sull'hub di riferimento.