La solidarietà oltre al business: dal cliente cinese mille mascherine a Codice Citra
La cooperativa vitivincola riceve una donazione accompagnata da un messaggio con le parole di Seneca ("Siamo onde dello stesso mare...") e a sua volta sostiene la comunità locale
ORTONA. “Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero e fiori dello stesso giardino”: sono le parole di Seneca che accompagnano il dono di 1.000 mascherine inviate direttamente da un cliente cinese al gruppo Codice Citra, _ fondata nel 1973, nove cantine della provincia di Chieti _ la principale realtà vitivinicola abruzzese.
Oltre a essere un messaggio di grande unità, è un aiuto concreto per contrastare il coronavirus. Il cliente ha voluto “ricambiare” la stessa vicinanza dimostrata dell’azienda abruzzese a gennaio, quando in piena emergenza in Cina erano state spedite gratuitamente a Guangzhou altrettante mascherine. Non si tratta solo di uno “scambio di doni” nei momenti di difficoltà, ma di una vera e propria solidarietà reciproca che fa capire quanto sia importante lavorare in condivisione e partnership con i clienti anche dall’altra parte del mondo.
«Lavoriamo in Cina da oltre quindici anni», commenta il presidente di Codice Citra, Valentino Di Campli, «siamo presenti nelle principali città come Pechino, Shangai, Canton, Xiamen e Shenzhen sia nei ristoranti e sia nei liquor store e con tanti clienti abbiamo instaurato un rapporto familiare che va molto al di là del mero business. Il nostro export manager Donato Nasuti, che segue il mercato asiatico, ha gestito questa importante donazione insieme al cliente cinese Micheal Jiang e i suoi partner a cui siamo enormemente riconoscenti. Siamo fieri che la nostra realtà cooperativa, oltre a portare i vini abruzzesi in tutto il mondo, sia promotrice di relazioni sincere, accorciando le distanze mondiali. In questo momento difficilissimo per il nostro Paese, non ci siamo mai fermati e continuiamo a lavorare spinti dai valori della cooperazione», aggiunge Di Campli, «un ringraziamento particolare è rivolto a tutti i collaboratori che ci aiutano a portare avanti il lavoro quotidiano e non hanno fatto mancare la loro vicinanza garantendo la presenza in sede. Anche noi, nel nostro piccolo, ci stiamo impegnando nel sostenere tutta la comunità locale attraverso un contributo alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti e la donazione di mascherine alla zona rossa di Caldari, alle nove cantine associate, ai collaboratori e alle loro famiglie. Infine, i nostri vini hanno allietato il pranzo di Pasqua di numerose famiglie bisognose e associazioni di volontariato sia in Lombardia, grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare che li ripartirà in tutta la regione, sia in Abruzzo attraverso la distribuzione capillare affidata alle nostre cantine associate». (a.mo.)
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