Le sette meraviglie dell’Expo 2025 tra robot, IA e salute / VIDEO

Lo spazio di Gundam, robot della Bandai Namco

14 Giugno 2025

Sono oltre 160 le strutture con eventi e incontri di culture. E c’è anche l’isola tecnologica in uno speciale padiglione. Il Padiglione degli Stati Uniti è il più visitato in questa edizione 

OSAKA. Expo è un’isola viva, con oltre 160 strutture e dove per 6 mesi, mattina e sera, ogni giorno, avvengono eventi, spettacoli, incontri istituzionali e opportunità di conoscere nuove culture. Visitarlo e vederlo tutto per bene prenderebbe mesi. Abbiamo fatto una selezione delle 7 meraviglie, le cose più belle da vedere in questo secondo Expo che si svolge a Osaka, più una segreta, che racconta una storia poco nota di questa Esposizione Universale, ma che ci regala speranza nel futuro.

1 Expo2025 è già entrato nella storia per un nuovo primato: aver costruito la struttura in legno più grande al mondo, un anello lungo 2 km, che attraversa l’isola di Yumeshima, sul quale è costruita questa Esposizione Universale, e dal quale si può vedere dall’alto il sito e ripara da sole e pioggia.

2 Il Padiglione di Future of Life, un padiglione d’autore che racconta un viaggio distopico dentro una famiglia giapponese del futuro e che mostra ai visitatori una società in cui conviviamo con robot-androidi che vivono grazie ai ricordi dei nostri cari defunti.

3 Il padiglione della sanità di Osaka, all’interno del quale ti fanno uno screening della tua salute oggi, e con l’intelligenza artificiale ti mostrano come sarai fra una ventina d’anni. Alla fine del percorso mostrano un te in linea di massima ringiovanito grazie alle tecnologie d’avanguardia oggi usate in Giappone, uno dei paesi con la più alta aspettativa di vita al mondo.

4 Il padiglione della Korea. Registrano la voce dei visitatori (di tutte le nazionalità che entrano all’ingresso) e una intelligenza artificiale le mixa tutte insieme in una frazione di minuti, trasformandola in uno spettacolo di dik-pop con luci e suoni, per spiegare il potere della voce, ma anche dell’innovazione coreana. Quello della Korea è anche uno dei pochi che ha deciso di non presentarsi in Expo con la propria bandiera nazionale, quella della Corea del Sud.

5 Il percorso all’interno del Padiglione degli Stati Uniti; si tratta di uno dei più veloci e coinvolgenti viaggi nella cultura americana e che si possono fare in Expo, senza mettere in conto le almeno 2 ore di fila che bisogna fare prima di entrare, in questo che, nonostante non si abbiano numeri ufficiali, pare sia il padiglione più visitato. Lungo tutto il percorso si è accompagnati dal jingle che hanno realizzato, una delle cose più belle e meno tecnologiche di questo futuristico Expo.

6 Gli spettacoli d’acqua e il cinema trasmesso a Water Plaza, centro di Expo, sulla baia di questa isola artificiale dove è costruito. Lo spettacolo d’acqua, a cui segue uno show di droni e nei weekend i fuochi d’artificio sono di per sé molto belli, ma lo sono ancora di più visti dall’alto del Padiglione della Repubblica Ceca, sul quale si può sorseggiare anche la birra nazionale ceca, che è stata la prima birra lager prodotta al mondo. Al momento gli spettacoli d’acqua sono stati sospesi per permettere una sanificazione dell’acqua, dopo che sono stati rilevati livelli di contaminazione batterica superiori alla norma.

7 Vivere dal di dentro un autentico cartone animato giapponese, nel padiglione di Gundam, questo robot della Bandai Namco, una delle più importanti aziende giapponesi di videogiochi che ha portato ad Expo 2025 il suo robot più impegnato per parlare di viaggi spaziali e Colonizzazione extraterrestre.

+1 Accanto a queste 7 meraviglie e padiglioni ce n’è un ottavo, che oltre a essere un interessante e coinvolgente padiglione, racconta anche una storia segreta di questo Expo, una di quelle che non si può pubblicizzare troppo. Accanto ai padiglioni delle nazioni della Terra, ce n’è uno speciale, che parla di una isola tecnologica, una piccola isola nell’Oceano che grazie alla fabbricazione di microchip ha garantito benessere e indipendenza alla propria gente: è il padiglione di Tech World, TW. È di fatto il Padiglione di Taiwan, dove al posto della bandiera nazionale espongono la Giada di Hualien, simbolo neppure troppo nascosto di questo Paese, e all’interno del loro padiglione si scopre come la tecnologia rende la vita non solo migliore, ma anche libera di scegliere il proprio futuro. È un altra pagina di storia di questo Expo di Osaka che non si può promuovere troppo al fine di non creare frizioni diplomatiche, perché dal momento che ad Expo possono partecipare solo i paesi che ufficialmente sono riconosciuti dalle Nazioni Unite, Taiwan non potrebbe. L’ultimo a cui aveva partecipato come Nazione, rappresentando la Cina, è stato 55 anni fa, sempre qui, all’Expo di Osaka 1970.

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