Malati oncologici, Fina: «Ripristinare i fondi»

Il senatore del Partito Democratico: «Tagli odiosi, insensibilità istituzionale». E D’Alfonso prepara un’interrogazione
L’AQUILA. «Siamo alle porte della sessione di bilancio della Regione Abruzzo, dopo settimane segnate da una discussione parlamentare durissima in Senato sulla legge di bilancio nazionale. Due manovre finanziarie che hanno un filo rosso comune: tagli, tagli e ancora tagli». È il parallelismo tra Roma e L’Aquila notato dal senatore Pd Michele Fina, che decide di intervenire sulla manovra che oggi entra nelle aule del consiglio regionale.
«Tagli che colpiscono i capitoli di spesa dedicati alle maggiori sofferenze degli italiani e, nel nostro caso, degli abruzzesi», prosegue Fina. «Tra questi ce n’è uno che considero particolarmente odioso e inaccettabile: lo svuotamento dei fondi destinati alla legge regionale a sostegno dei malati oncologici e dei trapiantati. Una legge di civiltà, che ha rappresentato un aiuto concreto per tante famiglie costrette ad accompagnare i propri cari fuori regione per cure indispensabili alla loro sopravvivenza. Un sostegno minimo, ma fondamentale, per rimborsare almeno in parte le spese di viaggio e permanenza legate ai cosiddetti “viaggi della speranza».
Fina spiega: «Tagliare queste risorse non è solo una scelta sbagliata dal punto di vista politico: è il segno di una profonda insensibilità istituzionale. È l’ennesima dimostrazione di una sanità regionale che non riesce a garantire cure adeguate e che, anziché essere rafforzata, viene ulteriormente indebolita, scaricando i costi del proprio fallimento sulle spalle delle famiglie più fragili. Ci uniamo con forza al grido di dolore dei malati e dei loro familiari. È dovere dei legislatori regionali, in particolare di quelli della destra che governano la Regione, rivedere immediatamente questa decisione. Quel fondo non può finire tra i tagli per coprire un debito sanitario enorme – oltre 130 milioni di euro – generato da sette anni di cattiva gestione della destra».
«I numeri parlano chiaro, conclude Fina, «lo scorso anno, con appena 200 mila euro di stanziamento, 177 famiglie hanno potuto ottenere il rimborso delle spese sostenute. Garantire quantomeno la stessa possibilità anche per il 2026 è un dovere morale prima ancora che politico. Proprio alla vigilia dell’avvio del dibattito sulla manovra finanziaria in Consiglio regionale, è responsabilità di tutti i rappresentanti istituzionali alzare la voce e farsi carico delle istanze di chi soffre».
Lo stesso concetto viene ripetuto dai due deputati dem Luciano D’Alfonso e Ilenia Malavesi, che hanno promesso un’interrogazione in merito al ministro della Salute Orazio Schillaci. «È inaccettabile che non si riescano a reperire circa 200mila euro per sostenere famiglie che affrontano cure durissime. Questo non è solo un problema di bilancio, ma una precisa scelta politica che denunciamo con forza», attaccano i due.
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