Pescara e Teramo, è festa: le città del tempo libero

2 Settembre 2025

Mare, movida e palestre: il settore del divertimento è tra i primi 10 in Italia e l’economia del relax in Abruzzo è un grande giro d’affari

PESCARA. Cura di sé, sport, discoteche, parchi giochi e spiagge: l’economia del relax in Abruzzo è un grande giro d’affari. A raccontarlo è l’ultimo report del Sole 24 ore che posiziona la regione tra le prime in Italia per incidenza di imprese del settore del divertimento sul totale delle registrate. In particolare, le province di Teramo e Pescara sono nella top ten (rispettivamente sesta e nona posizione) di questa speciale classifica, con la riviera Adriatica che si conferma un punto di riferimento per chi vuole divertirsi, curare il proprio corpo o, più semplicemente, cercare un po’ di svago e tranquillità. E infatti anche la provincia di Chieti si posiziona sopra la media nazionale, mentre quella dell’Aquila è un po’ più indietro, pur eccellendo nel campo dei parchi divertimento. Siccome i dati sono tanti e raccontano di un altro aspetto dell’economia della nostra regione di cui forse si parla troppo poco e da cui invece emerge una grande vivacità – specialmente per quel che riguarda la specializzazione – vale la pena di dare un’occhiata più approfondita ai numeri. E scoprire che cosa significa, oggi, divertirsi in Abruzzo.

LA CLASSIFICA NAZIONALE

A livello nazionale, è nella provincia di Savona che si registra il tasso più alto di imprese del settore del tempo libero, con 22,14 aziende ogni mille rilevate. Seguono Rimini e Ravenna, località storicamente legate al divertimento, che ne contano rispettivamente 20,40 e 17,67 ogni mille. E dopo Lucca e Ascoli (quarta e quinta) arriva la provincia di Teramo, con un tasso di 14,26 aziende ogni mille, per un totale di 503 imprese. A Pescara, invece, sono 432 (11,86 ogni mille attività), mentre Chieti, che si posiziona al 28esimo posto, ha un tasso di 8,12 e complessivamente circa 350 aziende impegnate nel settore. La provincia dell’Aquila, infine, si trova “solo” al 46esimo posto, con 196 aziende specializzate e una media di 6,68 ogni mille.

LE AZIENDE DEL DIVERTIMENTO

Il Sole 24 Ore ha rielaborato i dati registrati al 30 giugno 2025 da Unioncamere-Infocamere, che ha analizzato i seguenti comparti: centri fitness, sale giochi, organizzazioni sportive ed eventi, parchi divertimento e tematici, stabilimenti balneari e attività legate all’intrattenimento e divertimento che vanno dalle tradizionali giostre a servizi di animazione di feste, passando per la gestione di altre attività più innovative come escape room, laser game, campi di airsoft e paintball). Guardando i dati a livello regionale, in Abruzzo dominano gli stabilimenti balneari, che sono ben 454. Accanto alla tradizione dell’economia del mare crescono le aziende del divertimento più innovativo, che sono ben 305. Fioriscono anche le quelle dedicate all’organizzazione di attività sportive (198), così come le discoteche e le sale da ballo, che sono 125. Appena due in più del numero di sale giochi. Insomma, in Abruzzo ci si diverte. E in tanti modi diversi.

I NUMERI IN PROVINCIA

I dati per provincia aiutano a costruire una mappatura più precisa del divertimento della nostra regione. Nel Pescarese incidono soprattutto gli stabilimenti balneari: solo in questa provincia sono 124. A stupire, però, sono i numeri relativi ai centri fitness. Con 59 aziende impegnate in questo campo, qui si registra il secondo tasso d’incidenza di palestre più alto in Italia: 1,62 ogni mille, quasi il doppio della media nazionale di 0,98. Fa meglio solamente Trieste (1,77). E lo sport si conferma una passione del territorio anche guardando al numero di aziende che si occupano dell’organizzazione di attività sportive: sono 84, rappresentando quasi la metà di quelle presenti in tutta la regione. Un insieme di fattori che, secondo il presidente di Confcommercio Pescara Riccardo Padovano rende il capoluogo adriatico «la Las Vegas italiana. La nostra posizione logistica ci permette di attirare visitatori da un po’ ovunque. D’altra parte, siamo facili da raggiungere e qui si vive e si passa bene il tempo. Questa è la città della convivialità, della socialità». Per quanto riguarda il Teramano, il turismo balneare è il fiore dell’economia locale, con ben 213 stabilimenti lungo la costa. Ed è questo fattore, spiega Giammarco Giovannelli, presidente Confcommercio Abruzzo e della provincia di Teramo, a trainare il settore del divertimento: «La zona esprime da sola il 65% di tutta la ricettività abruzzese. Negli ultimi 20 anni ha avuto una crescita legata a questo tipo di impostazione che, evidentemente, dimostra come accoglienza e divertimento vanno di pari passo». Insomma, tanti turisti significa avere tante persone che vogliono divertirsi el tempo libero. Ma non è tutto, perché i numeri potrebbero salire ulteriormente, se si pensasse «a una programmazione in prospettiva», sottolinea Giovannelli, «che si concentri soprattutto sul tema della sicurezza: oggi rappresenta un freno all’economia dell’area, che ancora non ha espresso tutto il suo potenziale». La provincia dell’Aquila non brilla nel settore del divertimento, ma ha una caratteristica unica. Qui si contano 13 aziende parchi divertimento o parchi giochi a tema, con un’incidenza sul numero totale di imprese di 0,44 ogni mille. È il settimo tasso più alto in Italia e supera di quasi tre volte quello nazionale (0,18). Infine, per quanto riguarda il Chietino, la provincia punta, oltre che sul turismo del mare (112 gli stabilimenti balneari), sul divertimento dei più giovani. Paintball, laser game, escape room e questo genere di attività occupano 84 aziende su 351 impegnate nel settore. Insomma, il quadro del tempo libero in Abruzzo è variegato. Ogni provincia ha le sue peculiarità. Dalle palestre del Pescarese ai parchi a tema dell’Aquilano, passando per i giochi più al passo con i tempi moderni del Chietino e il tradizionale turismo balneare del Teramano, il tempo libero in Abruzzo si fa sempre più ricco.