Provinciali, Berlusconi: "Tempi lunghi per L'Aquila"

27 Marzo 2010

"Le case sono state fatte in 10 mesi. Ma la ricostruzione pesante si misurerà in anni perché noi vogliamo che sia fatta". Lo ha detto Berlusconi, collegato al telefono, durante il comizio di chiusura del candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo

L’AQUILA. «La ricostruzione pesante si misurerà in anni perché noi vogliamo che L’Aquila e i suoi borghi diventino, se possibile, ancora meglio di quanto non fossero prima». Le parole di Berlusconi arrivano via telefono all’hotel Duca degli Abruzzi: è la terza volta in 10 giorni. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto ieri sera in collegamento telefonico durante il comizio di chiusura del candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo.

LE NUOVE CASE. Il premier ricorda che «concepire un piano per cui si pensava di poter dare una una casa a tutti in meno dieci mesi era un sogno che non sembrava nemmeno possibile, io ci ho creduto e l’ho voluto fare con un sistema che avevo sperimentato nella mia vita di imprenditore, utilizzando i tre turni, lavorando anche di domenica».

IL VOTO. «Con il voto di domenica e lunedì», ha spiegato il premier, «andrete ad eleggere soltanto il presidente della Provincia che avrà un vantaggio rispetto a quello che c’è adesso perché sarà in sintonia politica e programmatica regionale e del Governo nazionale. Questo renderà molto più facile amministrare».

POVERO CRISTO. Il premier, ai simpatizzandi riuniti nell’hotel Duca degli Abruzzi, ha chiuso con: «Nomino tutti i presenti missionari di verità e libertà, andate e convertite». E giù risate. «Tu lo sai», rivolto al senatore Gaetano Quagliariello, «che mi hanno detto che io mi paragonavo a Gesù Cristo, quando una volta ebbi a dire solo: mi sento un povero Cristo. E loro dissero: il presidente del consiglio osa paragonarsi a Gesù». Viene stoppato da Quagliariello: «Caro presidente, qui all’Aquila farebbe una bella gara con Piccone». E Berlusconi: «Certo certo». Oltre al coordinatore regionale, Filippo Piccone, erano presenti il commissario Gianni Chiodi, il senatore Fabrizio Di Stefano, i consiglieri regionali Giorgio De Matteis e Luca Ricciuti. Stefania Pezzopane ha chiuso la campagna con un comizio alla Villa comunale insieme a Massimo Cialente.

I VELENI. Le ultime ore di campagna sono accompagnate dai veleni: volantini offensivi, querele, controquerele, polemiche tra opposti schieramenti. Tutto nasce da una polemica tra il giornalista Peppe Vespa e «un non meglio identificato comitato provinciale, pro Antonio Del Corvo presidente, che», dice Vespa, «ha fatto circolare nella Marsica un volantino farneticante nei confronti della candidata presidente Stefania Pezzopane. Il sottoscritto viene descritto per “essersi distinto qualche anno fa, facendosi rimuovere dalla carica di componente dell’Ordine dei giornalisti per clamorosi ammanchi alle casse, e per aver barattato il rilascio del tesserino giornalistico ai nuovi pubblicisti con lo scambio di mazzette”. Affermazioni assolutamente false e diffamatorie, perché il sottoscritto non è mai stato componente dell’Ordine dei giornalisti, ma ne è un semplice iscritto». Vespa ha inviato via fax una denuncia alla Procura dell’Aquila e ai carabinieri.

Interviene la Pezzopane: «Certamente, chi ha letto il volantino infamante non ha potuto non avere un senso di disgusto sia per lo stile che per i contenuti citati dal comitato provinciale pro Del Corvo. Offese volgari alla mia persona, clamorose falsità, invenzioni e infamie anche nei confronti di un giornalista aquilano».

«Ho dato mandato ai nostri legali», la replica di Del Corvo, «affinché sporgano immediatamente una denuncia-querela contro ignoti per accertare chi siano gli autori di questo volantino, visto che appare in tutta evidenza che il vero fine di questo «giochino» è quello di armare la mano della Pezzopane nel maldestro tentativo di screditare la mia persona e il mio modo di fare politica, che è stato da tutti riconosciuto come equilibrato, propositivo e sereno». © RIPRODUZIONE RISERVATA