foto d'archivio

ABRUZZO / ENERGIA

"Regione ferma sulle misure anticrisi": imprese e sindacati pronti a scendere in piazza

 La replica del presidente della giunta: "Ci hanno fatto arrivare proposte inapplicabili e strumentali"

ABRUZZO. Il cartello delle più rappresentative sigle del mondo produttivo, imprese e sindacati, annuncia la mobilitazione di piazza - con una manifestazione in occasione del prossimo consigio regionale - contro quella che viene denunciata come "inerzia della Regione nel discutere sulle proposte anticrisi". Le 15 sigle sono Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio L’Aquila, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nel confronto avviato dallo scors 5 settembre, mettendo in campo un pacchetto nutrito di proposte sui temi del contrasto al caro-energia, affermano di aver ricevuto solo risposte che rinviano le soluzioni “a futura memoria”.

LE PROPOSTE. Il carnet delle proposte più consistenti faceva perno su misure "urgenti e non rinviabili", come sospendere per 4/6 mesi le addizionali Irpef ed Irap a carico di imprese e famiglie (che da sole valgono circa 50 milioni di euro); rimettere in campo fondi provenienti dalla programmazione 14/20, dall’anticipazione di quelli della nuova programmazione 21/27, da eventuali rimodulazione del PNRR o di quelli dello “Sviluppo e Coesione”. Richieste che, si legge nella nota congiunta. hanno trovato – ancorché dopo molti giorni – una risposta dell’esecutuivo sostanzialmente evasiva, senza indicazione alcuna di misure immediate e consistenti (pur adottate da altri governi regionali come Friuli, Lombardia, Campania, Valle d’Aosta, Basilicata) e con il sostanziale rinvio alla riprogrammazione dei futuri fondi comunitari. "Tutto è rimasto lettera morta": per questo le organizzazioni d’impresa e sindacali hanno deciso di aprire una vertenza nei confronti della giunta che culminerà con una manifestazione regionale.

LA REPLICA DI MARSILIO. "Tornando a leggere per l’ennesima volta un elenco di proposte e di fondi di cui si ipotizza l’immediata disponibilità, mi corre l’obbligo di fare alcuni chiarimenti e di anticipare a mezzo stampa delle risposte", è la risposta del presidente della giunta regionale Marco  Marsilio: "Sospendere per sei mesi le addizionali Irpef e Irap (50 milioni di euro presunti) porterebbe un drammatico buco in bilancio, con conseguente chiusura di servizi primari, per distribuire una mancia di qualche decina di euro ciascuno agli abruzzesi. Così come fantasiosi sono i fondi da rinvenire nella programmazione 14-20. Non parliamo, poi, della richiesta di dirottare fondi destinati alla Sanità, senza tenere conto dei maggiori costi che le Asl sopportano per il Covid e le bollette. Siamo e rimaniamo aperti al confronto" - conclude Marsilio - "ma non intendiamo prestarci a polemiche strumentali, che sembrano orchestrate più per fare ‘opposizione’ che per rappresentare le legittime esigenze delle categorie e dei lavoratori”.