ABRUZZO

Scossa di terremoto alle 23,52 con epicentro in Molise. Controlli nelle scuole di Vasto e San Salvo

Il sisma è stato distintamente avvertito anche nella nostra regione. Verifiche strutturali della Protezione civile anche nelle scuole abruzzesi al confine col Molise

Scossa di terremoto avvertita alle 23,52 con epicentro in Molise, in provincia di Campobasso. Il sisma è stato sentito nettamente anche in Abruzzo. La magnitudo provvisoria viene stimata tra 4.6 e 5.1, come riportato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

Altre scosse, di magnitudo inferiore, erano state avvertite nella notte tra lunedì e martedì sempre in provincia di Campobasso. In corso controlli e sopralluoghi nelle scuole di Vasto e San Salvo dopo la forte scossa di terremoto registrata ieri poco prima di mezzanotte in Molise.

 Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha disposto per oggi - a fini precauzionali e per procedere ad accurati sopralluoghi in seguito alla forte scossa sismica avvenuta ieri sera - la sospensione delle attività didattiche degli istituti scolastici di ogni ordine e grado pubblici, parificati, paritari e degli asili nido pubblici e privati.
"A Campobasso - ha fatto sapere Gravina, impegnato nei vari sopralluoghi durante la notte - i Vigili del fuoco al momento non segnalano danni a persone o cose. Analoga la situazione anche all'ospedale Cardarelli, dove non sono segnalati danni di alcun tipo." 

 "Da un primo giro di ricognizione la situazione sembra per fortuna buona: non si segnalano danni particolari. Le verifiche dovranno essere fatte in modo più approfondito, ovviamente. Molti sono scesi in strada: c'è stata tanta paura, ma abbiamo subito aperto la nostra struttura polivalente per chi volesse dormire fuori casa". Così il sindaco di Montagano, Giuseppe Tullo, dopo la scossa di terremoto della tarda serata di ieri il cui epicentro è stato proprio nel comune del Campobassano. "La scossa è stata avvertita molto forte. Le scuole della zona, Petrella, Matrice, e la nostra materna saranno chiuse", chiude il sindaco.

Il meccanismo alla base del terremoto di magnitudo 4.6 avvenuto in Molise alle 23,52 della notte scorsa, è simile a quello che hha generato il sisma di magnitudo di 6.0 del 2002, vicino al comune di San Giuliano di Puglia, quando la scossa raggiunse una . Lo ha detto all'ANSA Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Il terremoto ha avuto origine nella zona di passaggio tra la catena appenninica e la zona adriatica, a una profondità di 23 chilometri. È proprio questa maggiore profondità - dice Chiarabba - che ha permesso alla scossa di propagarsi in un'area abbastanza vasta". Il sisma è stato infatti avvertito anche in Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio. Il terremoto di questa notte è stato di tipo trascorrente, "si tratta cioè dello scivolamento orizzontale tra due blocchi", spiega il ricercatore. La prima scossa, con epicentro a Montagano, a quasi 10 chilometri da Campobasso, è stata seguita da repliche di magnitudo compresa fra 2.0 e 2.6. La più recente, di magnitudo 2.4, è stata registrata questa mattina alle ore 06,54, sempre con epicentro a Montagano. "Si tratta di un comportamento normale, ma è troppo presto per capire quanto rapidamente diminuirà il fenomeno", ha osservato Chiarabba.
Il terremoto era stato preceduto nei giorni scorsi da scosse più piccole, localizzate tra i comuni di Sant'Elia a Pianisi e Ripabattoni (sempre in provincia di Campobasso), che
non hanno superato magnitudo 3.1. Nella giornata di ieri, ad esempio, erano stati registrati tre eventi di questo tipo: due a Sant'Elia a Pianisi, avvenuti alle 00,23 e alle 02,20
rispettivamente con magnitudo 2.1 e 3.1, e uno alle 03,55 a Ripabattoni, con magnitudo 2.0.