ABRUZZO

Trasporti, sanità e scuola: al via la settimana degli scioperi

Si parte con lo stop dei benzinai sull'autostrada per poi passare ai trasporti. Il giorno più critico sarà quello di giovedì 15 

Trasporti, sanità e scuola: al via la settimana degli scioperi anche in Abruzzo. Sarà una settimana di mobilitazioni, a livello nazionale e regionale, indette dai sindacati Cgil e Uil per protestare contro la manovra del governo Meloni. La Cisl ha deciso di non partecipare.

Il giorno più critico per gli abruzzesi sarà indubbiamente giovedì 15 dicembre con gli stop dei lavoratori di sanità, scuola e trasporti, oltre che dei metalmeccanici nelle fabbriche. Il tutto garantendo i servizi essenziali.

Partono i benzinai. Si comincia da martedì con lo sciopero dei distributori lungo le autostrade. Sarà uno stop lungo 72 ore per le prossime giornate del 13, 14, 15 e 16 dicembre. La categoria è in fermento da giorni, come spiegano le sigle sindacali Faib, Fegica e Anisa, dopo la decisione di ridurre lo sconto sulle accise applicate ai carburanti.

Poi si passa ai trasporti. Sul sito del Mit (ministero dei Trasporti), che pubblica tutte le date a rischio di disservizi, spicca il nome dell’Abruzzo per giovedì 15 dicembre: «Sciopero generale dei settori pubblici e privati», si legge. E, subito dopo, «intera giornata - trasporto pubblico locale quattro ore: 19.30-23.30; taxi 24 ore; merci e logistica 24 ore; circolazione e sicurezza stradale ultime 4 ore turno; esclusi settori aereo, ferroviario, appalti ferroviari e trasporti merci su rotaia». 

Questa mattina la Cgil ha tenuto una conferenza stampa per lanciare lo sciopero generale di giovedì 15 con manifestazione a Pescara a partire dalle 9,30, in piazza Alessandrini. Lo sciopero viene indetto "contro una legge di Bilancio iniqua, che accresce povertà e disuguaglianze, aumenta la precarietà e premia gli evasori".

Sempre giovedì, ma a livello nazionale, Roma accoglierà, a partire dalle 14, le organizzazioni sindacali di medici, veterinari e dirigenti sanitari che scenderanno in piazza dei Santi Apostoli a Roma per protestare contro il «definanziamento ulteriore della sanità pubblica». Anche dall’Abruzzo partiranno per la capitale.

E il giorno successivo, venerdì 16, tocca alla Uil che dice no all'utilizzo dei voucher, all'ennesimo condono fiscale, al depotenziamento della tassa sugli extra profitti, al blocco della rivalutazione per le pensioni sopra quattro volte il minimo e, alla mancanza di un intervento per le pensioni dei giovani; al peggioramento di Opzione donna, all'abolizione del reddito di cittadinanza, alla mancata attenzione agli obiettivi di transizione ecologica e alla mancanza di investimenti per scuola, ricerca, sanità e mezzogiorno.