Bimba disabile a mensa, mobilitazione generale

CHIETI. Una storia a lieto fine. È quella che racconta la madre di una 12enne affetta da una malattia rara che frequenta il primo anno della media Antonelli e che, per una serie di problemi...
CHIETI. Una storia a lieto fine. È quella che racconta la madre di una 12enne affetta da una malattia rara che frequenta il primo anno della media Antonelli e che, per una serie di problemi burocratici, aveva incontrato difficoltà per frequentare la mensa scolastica. La condizione della ragazzina infatti richiede cure costanti: «Tanta attenzione e tanta pazienza», come sottolinea la madre, «per le difficoltà oggettive della malattia e per le criticità esterne contro cui lottiamo ogni giorno».
Dal lunedì al venerdì svolge sedute riabilitative che, per esigenze di concentrazione, vanno fatte nel primo pomeriggio. «Perciò l’ho iscritta al modulo che non prevede il pranzo», continua la madre, «ma, per agevolarne l’inclusione nella scuola, ho richiesto alla dirigente del comprensivo 3 Maria Assunta Michelangeli, di farle usufruire del pranzo, anche perché la piccola innanzi allo stimolo della fame inizia ad agitarsi e non può resistere fino alla terapia giornaliera. La dirigente ha immediatamente accolto l’istanza e si sono profilate due opzioni: o farla pranzare sola col pasto da casa, in quanto non può entrare cibo dall’esterno, o iscriverla al servizio mensa. Cosa che il portale non mi faceva fare in quanto non iscritta al tempo pieno».
La mamma si è così recata in Comune per esporre il problema burocratico. Seppure la figlia fosse beneficiaria di una 104, non poteva usufruire dell’esonero della quota mensa perché iscritta al modulo. «Quindi o pagavo l’intera somma prevista oppure mi restava la possibilità di contattare la società Sh Gestioni per stipulare un contratto privato», dice ancora la madre, «così mi sono rivolta all’avvocato Monia Scalera che ha immediatamente preso a cuore la problematica contattando Walter Serpellini, proprietario della società che con l’ausilio dei collaboratori Mario Camponi e Francesco Ciccocelli ha deciso di offrire il pasto. Sono stata contattata con tanta gentilezza e cortesia per fare sì che a mia figlia fossero somministrati i giusti alimenti. Per questo, io che da madre lotto quotidianamente contro i problemi della disabilità e contro tanta burocrazia, voglio ringraziare queste fantastiche persone che, con tanta empatia e gentilezza, si sono attivate per permettere a mia figlia di stare a mensa con gli altri bambini e di usufruire del pasto gratuito come previsto dalla 104. Il ringraziamento va anche alle scodellatrici, al personale docente e all’assistente educativa che si prende cura di mia figlia quotidianamente e che, tra l’altro, pochi giorni prima, sempre con l’assistenza dell’avvocato Scalera che si è rivolta all’assessore Maria Teresa Giammarino che pure ringrazio, mia figlia è riuscita finalmente a riavere».(a.rap.)
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