Capidogli arenati a Vasto, M5s: «È colpa dell’air gun delle trivellazioni»

12 Settembre 2014

Un’ipotesi avanzata dal consigliere regionale Michele Smargiassi che fa riferimento alle operazioni eseguite dalle compagnie petrolifere

VASTO. «Si tratta di un evento fuori dal comune che assomiglia a un fenomeno, di proporzioni ancora più tragiche, avvenuto nel 2008 in Madagascar: oltre cento balene si spiaggiarono sulle coste del nord est dell'isola». Lo afferma il consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi che ricorda come allora «A 50 chilometri di distanza la Exxon-Mobit aveva eseguito operazioni di air-gun, una tecnica sismica di riflessione impiegata per individuare giacimenti petroliferi».

«Senza andare geograficamente così lontani, ricordo i sette capodogli spiaggiati e morti a Peschici nel dicembre del 2009 e, sempre in provincia di Foggia, il recentissimo episodio del piccolo delfino arenato a Marina di Lesina lo scorso 27 agosto- prosegue Smargiassi - Come spiega Maria Rita D'Orsogna, l'air-gun consiste in »spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Spesso, però, questi spari sono dannosi al pescato, perchè possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell'udito.« Ecco cosa sta succedendo anche nel nostro mare Adriatico, con la petrolizzazione di Ombrina Mare e Rospo Mare», insiste il consigliere regionale.

«Noi non siamo scienziati e non possiamo arrogarci il diritto di dirlo con certezza, ma da semplici cittadini ci sembra legittimo avere il dubbio che esista un collegamento fra la petrolizzazione e uno spiaggiamento così anomalo di cetacei, che come è noto usano un sistema di ecolocalizzazione basato sui suoni per orientarsi. I capodogli di Punta Penna facevano parte di un gruppo di cetacei noto e monitorato: possibile che nessuno si sia accorto della loro perdita di rotta? Non si poteva fare nulla per impedire la morte dei capodogli? La responsabilità di quanto avvenuto a Punta Penna investe tutta la classe politica, nessuno può sentirsi escluso», chiude.

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