«Cinghiali vicino alle abitazioni»
I residenti: abbiamo paura per bambini, danni alle colture
POLLUTRI. Dopo cena con cinghiali per i residenti di contrada San Barbato. Saranno gli odori, sarà la presenza di ortaggi particolarmente graditi alla specie, sta di fatto che ormai per le famiglie della zona è diventato un problema uscire di casa dopo cena senza fare pericolosi incontri ravvicinati. È successo anche venerdì sera.
«Nel mio giardino si sono fermati a banchettare e giocare diversi cinghiali», racconta Ida Ianuario. «Succede così tutte le sere. Solo la settimana scorsa, la sera successiva alla reazione furiosa di un residente che ha sparato un colpo di fucile in aria, il branco non si è visto. Dopo 48 ore è ricominciato tutto come prima», racconta la donna. «Speriamo non accada nulla di grave».
Le famiglie per evitare reazioni violente dei cinghiali cercano di non essere brusche. Ma non è facile. Non è bello assistere alla distruzione dei propri ortaggi, nè dover tenere i bambini in casa per paura che possano essere aggrediti. Rispetto a un anno fa il fenomeno si è aggravato parecchio. I cinghiali si sono riprodotti a dismisura e diventano sempre più sfrontati. Agili e veloci nonostante la stazza, quando individuano la preda sbucano fuori all’improvviso. Diverse le auto danneggiate.
Il sindaco Nicola Benedetti ha lanciato decine di appelli e il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, li ha raccolti. I tempi burocratici però per l’avvio di una campagna di contenimento sono troppo lunghi. «Servirebbe un provvedimento straordinario», chiedono le famiglie anche della vallata del Trigno. (p.c.)
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