Cozzolino jr, decisive la madri anti-spaccio Così sono riuscite a indirizzare i carabinieri

16 Dicembre 2009

Dalle indagini sul consumo di droga fra gli studenti all’arresto della figlia dell’ex presule della camorra.

VASTO. Angeli discreti con le antenne tese: così le mamme-detective hanno indirizzato i carabinieri verso Giovanna Cozzolino, 21 anni, di Cercola (Napoli). La figlia maggiore del presule della camorra Lorenzo Cozzolino è in carcere con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.

La ragazza è stata fermata con due chilogrammi di hascisc. Una partita che, a parere degli investigatori, era destinata a far “sballare” decine di giovani durante il week-end. Ma le mamme hanno detto no dimostrando che la vera prevenzione comincia tra le mura domestiche. Attente e intuitive, hanno percepito il pericolo nelle frequentazioni dei figli e hanno chiesto aiuto ai carabinieri. «Dalla loro intuizione è partito un servizio mirato di prevenzione», confermano i carabinieri. E non è stato facile trasformarsi in “madri anti-spaccio”.
La discrezione suggerita dagli investigatori le ha aiutate a esercitare meglio il controllo sui figli captando subito i segnali del disagio: bruschi cali di umore, crollo nei risultati scolastici, apatia e insofferenza.

Per giorni, in collaborazione con le forze dell’ordine, hanno sostato fuori dalla scuola osservando le frequentazioni dei ragazzi e cercando di individuare presenze estranee al contesto scolastico. Non sono mancate passeggiate nel parco e nelle vicinanze dei locali frequentati dai giovani.
Hanno spulciato negli armadi e chattato sul computer, cercando di decifrare il linguaggio spesso inusuale, usato dai ragazzi. E alla fine la loro determinazione si è rivelata un’arma vincente. «Ma non deve stupire», afferma la psicologa Anna Lisa Preta, «l’attenzione delle famiglie è la migliore forma di attenzione e l’adolescenza è un momento delicatissimo della vita.

Le famiglie in grado di confrontarsi e capire i segnali che lanciano i figli, chiedendo aiuto ad esperti e forze dell’ordine non appena paventano rischi per i propri figli, sono la migliore arma di prevenzione», assicura la psicologa. «I genitori devono tuttavia evitare di agire da soli, il ruolo degli esperti e delle forze dell’ordine è fondamentale», ammonisce la psicologa. Non a caso l’assessore alle Politiche sociali Marco Marra ha avviato una campagna di collaborazione con i docenti degli istituti superiori nella ricerca delle problematiche giovanili.