Francavilla

Da cameraman a balneatore, le sliding doors di Guerino e la terza generazione sul mare

24 Agosto 2025

Storica guida dello stabilimento di famiglia, eppure iniziò come operatore tv: «Mi dicevano: nessuno nasce imparato. E la stessa cosa ripeto oggi a mio figlio»

FRANCAVILLA. Una lunga storia di attività legate al mare, quella ereditata da Guerino De Medio, classe 1957, oggi al timone dello Stabilimento Nettuno, dopo aver vissuto per anni con la telecamera in spalla prima di gestire come imprenditore, dal 1994, lo stabilimento di famiglia. Rappresenta la terza generazione di balneatori, avviata dal nonno materno Pierino Maio Masci, poi tramandata ai genitori Gaetano e Maria, ed arrivata a lui che l’ha ampliata e modernizzata e che si accinge a passare la mano al figlio Gaetano, nella quarta generazione, a capo di uno degli stabilimenti balneari più antichi dei 64 presenti nella cittadina.

Passione ed attenzione particolare per un’attività sempre più tesa a sviluppare e massimizzare le potenzialità turistiche che Francavilla offre, stando al passo con tempi che al momento appaiono incerti in attesa dell’applicazione della nota riforma Bolkestein.

Ma la prima parte lavorativa della vita Guerino De Medio l’ha trascorsa con un’altra sua passione poi diventata lavoro, quella di operatore televisivo/cameraman, durata 15 anni, tutta nella storica emittente privata Telemare, poi assorbita da Rete 8.

Dal racconto con le immagini, che lo hanno fatto girare molto anche all’estero, all’attività imprenditoriale di balneatore alla soglia dei 40 anni, che ha dato una direzione definitiva al proprio lavoro. E dalla quale trae oggi piena soddisfazione.

Ma l’attività di operatore televisivo come è cominciata?

«Proprio per caso, tramite un’amicizia che mia sorella aveva con la signora Teresa Di Giampietro, proprietaria di Telemare, che mi offrì l’opportunità di cominciare negli studi televisivi, attività per me totalmente nuova ma che mi venne incoraggiata proprio dalla proprietaria. “Guerì, nessuno nasce imparato”, mi ripeteva questa frase che oggi ripeto anche a mio figlio. Ho avuto l’opportunità di apprendere da tecnici di livello, come Ferzetti e Buonomo,e mi sono indirizzato verso le riprese, essendo peraltro appassionato di fotografia».

Ricordi e soddisfazioni come cameraman?

«Telemare mi ha creato, e mi ha consentito di avere grandi soddisfazioni a livello di conoscenze nel mondo politico, giornalistico e sportivo. Ho avuto modo di seguire in particolare calcio (con il Pescara) e la pallanuoto, tra successi e promozioni, lavorando anche all’estero, in particolare al seguito della Sisley di Estiarte».

Il passaggio da cameraman a operatore turistico, com’è avvenuto?

«Già collaboravo nel tempo libero, con lo stabilimento di famiglia, poi quando è venuto a mancare mio padre presi in mano l’attività, lasciando per forza di cose, anche a malincuore, quella televisiva. Sulla spiaggia ho cercato di innovare e modernizzare, cercando un aggiornamento continuo, indispensabile per stare al passo con i tempi. È quello che continuo a fare con mio figlio Gaetano».

Quanto è difficile gestire oggi un’attività di balneazione?

«Occorre innanzitutto aggiornarsi continuamente sulle direttive e sulle leggi, e poi specificare bene i ruoli di ognuno nell’azienda senza fare confusioni. Al riguardo a Francavilla abbiamo costituito un consorzio specifico per il nostro tipo di attività, il Consorzio turistico Francavilla (Ctf), per affrontare le variazioni rapide del movimento turistico anche nella nostra città, ed aggiornarci anche burocraticamente. Come affrontare, per esempio, la direttiva Bolkenstein, quando diverrà operativa. Il Ctf ha adottato anche un piano collettivo per coprire da parte dei balneatori i servizi essenziali anche nelle spiagge libere».

Francavilla com’è cambiata da quando ha affrontato l’attività di balneatore?

«Francavilla sta crescendo sempre un po’ di più, indipendentemente dalle amministrazioni politiche. Tante nuove iniziative e opere pubbliche come il Porto turistico ed il nuovo ponte dell’Alento. Si deve puntare a una sempre maggiore attrattività turistica, perché rappresenta il principale elemento trainante della nostra economia. Siamo a buon punto, anche se si può fare di più. Il Demanio dovrebbe funzionare meglio, essere più attivo e reattivo per risolvere i ricorrenti problemi delle spiagge, come l’erosione, il ripascimento e le scogliere. Negli anni sono purtroppo venute e mancare le strutture alberghiere, lavorano i B&b, e sarebbe opportuno disciplinare, monitorare e migliorare il mercato dei fitti stagionali degli appartamenti. Tutti temi che stiamo cercando di affrontare con l’altro Consorzio, l’Itf, Imprenditori turistici di Francavilla, prima controparte associativa anche verso la politica».

Come fare in modo che gli effetti del turismo possano durare l’intero anno?

«Sfruttare e migliorare i collegamenti che la vicinanza mare-monti dell’Abruzzo offre, con la costa che d’inverno può essere la base anche per un turismo invernale. E a mio parere l’assessorato regionale si sta muovendo bene per la divulgazione anche all’estero delle bellezze abruzzesi che meritano un ritorno turistico da sviluppare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA