Aggredisce la madre, poi picchia anche due carabinieri: arrestato

In manette finisce un quarantenne accusato di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. I militari minacciati e presi a calci e pugni, ora l’uomo deve restare lontano dal paese di residenza
CHIETI. Ha aggredito la madre, poi si è scagliato anche contro i carabinieri. Un quarantenne è stato arrestato dai militari della compagnia di Chieti con l’accusa di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.
L’episodio è avvenuto in un paese dell’area pedemontana della Maiella, ma non indichiamo con precisione la località e il nome dell’indagato con l’unica finalità di tutelare l’identità della donna, vittima di violenza. Quest’ultima, ascoltata in un secondo momento dai carabinieri, ha raccontato di essersi ferita accidentalmente. Ma l’ipotesi è che sia stata colpita dal figlio – come emerso all’inizio – e che ora non parli per timore, oltre che per evitare ulteriori conseguenze giudiziarie nei confronti del quarantenne. Il giudice del tribunale di Chieti, Morena Susi, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel paese in cui l’uomo risulta residente. Il pm d’aula Simonetta Aleo, considerando la gravità dell’episodio, aveva chiesto il carcere.
La violenza è esplosa venerdì sera, poco dopo le undici. Al 112 è arrivata una richiesta di intervento per una donna aggredita in casa. Sul posto si sono precipitati sia i carabinieri che il personale del 118. L’uomo ha iniziato a insultare i militari dell’Arma con parole del tipo: «Se vi prendo da soli vi faccio vedere io, vi spacco il c..., mi ricorderò delle vostre facce e vi prenderò uno a uno petto a petto». Poi ha aggredito gli operatori sanitari e, in particolare, due carabinieri, colpendoli a calci e pugni. I militari, che hanno incontrato non poche difficoltà per immobilizzare l’aggressore, hanno riportato entrambi lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.
L’uomo è finito in manette e, su disposizione del pm di turno, il sostituto procuratore Giancarlo Ciani, ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della caserma di Chieti Scalo. Nel corso dell’interrogatorio in tribunale, il quarantenne – difeso dall’avvocato Francesco Bucceroni – ha respinto le accuse. (g.let.)