Dante, ragazzo autistico da 6 mesi in attesa di riprendere le cure

L’appello-denuncia da Francavilla alla Asl e alla Regione forte di una sentenza che garantisce le terapie in prossimità
FRANCAVILLA. «Il diritto di Dante non può più attendere. Chiediamo intervento immediato della Asl di Chieti»: comincia così l’appello che l’Associazione Autismo Abruzzo aps lancia per un giovane di Francavilla da oltre sei mesi in lista d’attesa affinché possa riprendere il percorso terapeutico senza dover fare chilometri.
L’appello vale anche come una denuncia perché l’Assocoazione fa notare come la situazione non si sia sbloccata malgrado le segnalazioni effettuate sia al presidente della Regione Marco Marsilio, sia all’assessore alla Sanità Nicoletta Verì. «Non è più tempo di attese né di rimpalli burocratici», afferma il presidente e socio fondatore dell’associazione di promozione sociale, Dario Verzulli, «serve un intervento immediato per garantire a Dante la continuità terapeutica che gli spetta di diritto. Si spostino i fondi e non le persone».
Dante è un nome di fantasia. Il giovane era seguito per anni dalla Fondazione Oltre le Parole di Pescara, e ha visto interrotto il proprio percorso a causa del trasferimento di residenza della madre. La situazione, come ricordano ad Autismo Abruzzo, ha già prodotto pesanti ricadute sul piano comportamentale e familiare.
L’associazione cita la sentenza n. 62/2020 con la quale il Tribunale di Vasto aveva stabilito l’obbligo per la Asl di garantire le terapie in prossimità della residenza dell’utente, «ma ad oggi tale diritto continua a non essere rispettato».
La Asl di Chieti aveva proposto di trasferire Dante al centro “Il Cireneo” di Lanciano, una proposta ritenuta «impraticabile e lesiva della continuità terapeutica, oltre a gravare sulla famiglia con spostamenti insostenibili».
Per questo motivo martedì Autismo Abruzzo preannuncia che sarà con il legale Gianni Legnini al Tribunale di Chieti per chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dell’extra budget necessario alla riattivazione del percorso con la Fondazione Oltre le Parole.
Dopo aver già segnalato al presidente della Regione Marsilio e dopo aver presentato il caso in commissione Sanità il 2 settembre scorso alla presenza dell’assessore Veri l’associazione chiede anche il sostegno del sindaco di Chieti Diego Ferrara, del sindaco di Francavilla Luisa Russo «affinché la Asl di Chieti rispetti il diritto di Dante e si adotti il principio di continuità terapeutica, della struttura più vicina e si valuti l’applicazione del “budget liquido” tra le strutture accreditate, evitando ulteriori sofferenze e disagi». Perché per Dante non è più tempo di attese né di rimpalli burocratici.