Emergenza cinghiali, vertice con Febbo

26 Maggio 2013

FRASAGRANDIARIA. Ancora un incontro ravvicinato con un cinghiale e ancora tanta paura per il malcapitato che si è trovato a pochi metri dall’animale selvatico. È avvenuto venerdì scorso sulla...

FRASAGRANDIARIA. Ancora un incontro ravvicinato con un cinghiale e ancora tanta paura per il malcapitato che si è trovato a pochi metri dall’animale selvatico. È avvenuto venerdì scorso sulla fondovalle del Trigno. Un automobilista di 73 anni si è visto tagliare la strada da un grosso cinghiale seguito da tre cuccioli. «È stato terribile, racconta l'uomo. «Ho dovuto frenare di colpo e il cinghiale infastidito si è fermato a guardarmi per diversi minuti prima di allontanarsi».

Gli avvistamenti di cinghiali negli ultimi giorni sono aumentati. E anche gli appelli ai politici. Finalmente dopo diversi Sos (l’ultimo è stato lanciato proprio venerdì dal consigliere provinciale del Pd, Camillo D’Amico), l’assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo ha annunciato la convocazione di una riunione.

«Il 31 maggio la Regione cercherà di trovare insieme ai rappresentanti della Provincia e della prefettura una soluzione», fa sapere Febbo. Dopo aver ribadito che la competenza del problema è della Provincia, l’assessore ammette che la situazione sta diventando piuttosto critica e quindi è necessaria un’azione congiunta di tutti gli enti per riuscire a frenare la marcia dei cinghiali contro le campagne ma anche i centri abitati e le spiagge.

«È bene ricordare, tuttavia, che la Regione aveva già previsto dei fondi per la coesistenza delle attività agricole e zootecniche attraverso la realizzazione di recinzioni fisse ed elettrificate per la difesa delle colture e del bestiame dalla fauna selvatica», afferma Febbo. «Mi piacerebbe sapere da D’Amico se l’opportunità è stata sfruttata», commenta l’assessore regionale. (p.c.)

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