Eredita tutti i beni da un defunto ma finisce sotto accusa per falso 

Cinquantenne del paese denunciato in Procura dai parenti del 90enne morto circa tre mesi fa Deve rispondere anche di tentata appropriazione indebita. Il difensore Cerella: solo supposizioni

MONTEODORISIO. Eredita beni immobili e denaro da un anziano a cui è stato vicino negli ultimi mesi di vita. Peccato che non potrà disporre, almeno per il momento, di quei beni. L'erede, un cinquantenne di Monteodorisio, è stato infatti denunciato alla procura della Repubblica dai parenti del defunto. A loro avviso il testamento olografo sarebbe un falso. Il testamento è stato quindi impugnato e l'uomo dovrà difendersi dalle accuse di falso e tentata appropriazione indebita. «Di falso c’è solo questa supposizione che offende il mio cliente», dice il legale dell’erede, l’avvocato Antonello Cerella. Altro il legale non vuole aggiungere per non arrecare ulteriore disagio al suo assistito che sta già attraversando un periodo difficile.
La vicenda è simile a quella vissuta da tanti anziani facoltosi che per motivi vari vivono gli ultimi anni di vita da soli. In questo caso tutto ruota attorno agli ultimi giorni di vita di un uomo di circa 90 anni, anche lui di Monteodorisio. All’anziano, che viveva solo, non mancava nulla dal punto di vista economico. «Il mio cliente gli è stato accanto, lo ha frequentato e lo ha aiutato a sentirsi meno solo», afferma l'avvocato Cerella. Fra i due si è creato un rapporto di affetto e fiducia. Circa tre mesi fa il pensionato è morto e si è scoperto che ha deciso di lasciare tutto ciò che aveva al cinquantenne. Il testamento, come detto, è olografo, ossia è scritto completamente a mano dal testatore. Alla fine delle disposizioni c'è la firma con il nome e cognome del defunto. Il novantenne, che avrebbe lasciato tutto quello che aveva al cinquantenne, lo avrebbe fatto per riconoscenza. Il lascito è stato fatto senza la presenza di un notaio. Quando i parenti del defunto, che abitano fuori regione, sono venuti a conoscenza del lascito, non l'hanno presa bene. A loro parere non sarebbe stato l’anziano a firmare il testamento. Per loro sarebbe sospetto il fatto che il loro parente non si è rivolto ad un notaio. Insomma contestano la validità del testamento e hanno denunciato l'erede per falso e tentata appropriazione indebita.
A questo punto la Procura dovrà avviare tutti gli accertamenti del caso. Fondamentale sarà la perizia calligrafica. Un grafologo dovrà stabilire se il testamento e la firma sono realmente del defunto. La perizia potrebbe avvalersi delle cosiddette " scritture di raffronto o di comparazione" attribuibili al novantenne, così che il perito possa essere in condizione di valutare se la calligrafia del testamento è effettivamente attribuibile al testatore o al contrario ci sono interpolazioni.
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