Eroina e cocaina Il marito si autoaccusa

17 Luglio 2010
VASTO. «Lei non c'entra niente. Non sapeva nulla. Ho fatto tutto io». Carmine Bevilacqua ha cercato così di scagionare la moglie Lucia Sauchella, arrestata insieme a lui mercoledì notte per spaccio di eroina e cocaina. Nella villa della coppia, trasformata in un market della droga e ora sequestrata dalla magistratura, i carabinieri hanno trovato 10 chili di sostanze stupefacenti: 7 chili e mezzo di eroina e 2 chili e mezzo di cocaina, in panetti.

La droga, scoperta dai cani, era sparsa un pò ovunque.  «Lucia non sapeva nulla», ha ripetuto più volte ieri mattina al Gip, Caterina Salusti, Bevilacqua assistito dall'avvocato Raffaele Giacomucci. L'uomo, che secondo gli investigatori si riforniva da un clan di stranieri, non ha voluto aggiungere altro. L'interrogatorio si è concluso alle 12,30 con la convalida dell'arresto per entrambi i coniugi. Subito dopo sia Bevilacqua che la moglie sono stati riaccompagnati in carcere: lui a Vasto, lei a Chieti.

L'avvocato intende chiedere per la moglie gli arresti domiciliari. «Ha 4 bambini e il marito si è autoaccusato», ricorda il difensore. L'arresto dei due rom ha aperto un nuovo filone che potrebbe portare ad individuare il canale di approvvigionamento. (p.c.)

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