Giovane picchiato dopo la festa: operato alla mandibola in 3 punti

L’ex calciatore del Casalbordino fu aggredito e picchiato selvaggiamente in paese il 12 giugno scorso, con lui anche un amico preso a bastonate. «Il mio cliente ha subito un delicato intervento, la prognosi è superiore ai 30 giorni» ha dichiarato Domenico Cianfrone, avvocato della vittima
CASALBORDINO. Tirano un sospiro di sollievo i genitori di M.B., 21 anni, l'ex calciatore del Casalbordino aggredito e picchiato selvaggiamente in paese il 12 giugno scorso a margine dei festeggiamenti in onore della Madonna dei Miracoli organizzati dalla parrocchia. Il ventunenne, ricoverato all'ospedale Spirito Santo di Pescara, giovedì mattina è stato operato alla mandibola. «I colpi ricevuti al volto», spiega l'avvocato Domenico Cianfrone, il legale nominato dalla famiglia del giovane, «gli hanno provocato la frattura scomposta della mandibola in tre punti. Il mio cliente ha subito un delicato intervento chirurgico che fortunatamente è riuscito. Adesso c'è la convalescenza. La prognosi è superiore ai 30 giorni. Al danno fisico si aggiunge quello psicologico perché M.B. è stato raggiunto mentre tornava a casa da persone che non conosceva. Sebbene non avesse neppure partecipato alla discussione che si era accesa in precedenza è stato colpito alle spalle con violenti pugni». La famiglia di M.B. chiede giustizia ed è pronta a costituirsi parte civile. Così pure la famiglia di S.M., 33 anni, l'altro ragazzo colpito con una mazza da baseball e assistito dall'avvocato Simone Troiano.
In questi giorni M.B. a causa della frattura, è stato ricoverato e non ha incontrato nessuno. Non appena dimesso, se necessario, è pronto a fornire ai carabinieri altri dettagli utili all'identificazione degli aggressori. In paese si parla di 4 giovani, alcuni di San Salvo e altri di Pollutri. La speranza del sindaco Filippo Marinucci e di tutta l'amministrazione comunale è che gli aggressori vengano identificati e puniti come meritano. «Non possiamo permettere», afferma Giuseppe Vaccaro della Lega, «che Casalbordino venga ricordata per episodi così brutali. Come padre ritengo sia inaccettabile che un ragazzo abbia dovuto subire un intervento chirurgico a causa di un’aggressione».
Stando a quanto emerso, la bagarre sarebbe partita alle 6 di mattina fra due ragazze. Qualcuno sarebbe intervenuto per difendere una delle due litiganti, altri per separarle. In pochi secondi si sarebbe creato un gran parapiglia. I due giovani di Casalbordino, non hanno neppure partecipato alla violenta discussione. Ad un certo punto hanno deciso di tornare a casa. Una vettura li ha seguiti. Dall’auto sono scesi dei giovani. Uno di loro impugnava una mazza da baseball. Con la mazza è stato colpito ripetutamente il 33enne. L’altro giovane, ex calciatore del Casalbordino, ha riportato la frattura della mandibola. I carabinieri stanno cercando di identificare il gruppo di violenti e risalire alle cause del pestaggio. Inquietante il fatto che i quattro avessero in auto una mazza da baseball ma anche la brutalità con cui sono stati visti colpire le vittime scelte probabilmente a caso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA