Il bar Sevel riapre dopo l’incendio

Dalle fiamme dolose alla ricostruzione sono passati quattro mesi
ATESSA. Riapre questa mattina il Bar Sevel, a quasi quattro mesi dall’incendio che lo scorso febbraio ha distrutto il piccolo chiosco fuori dallo stabilimento dei Ducato, in Val di Sangro.
Ci è voluto un mesetto in più rispetto ai tempi previsti dai proprietari, Pietro Simigliani e sua moglie Concetta Pellicciotta, ma alla fine sono riusciti a rimettere in piedi l’attività di famiglia, mandata in fumo da qualche balordo ancora senza nome.
Tanta solidarietà ha accompagnato queste settimane di lenta ricostruzione, che ha visto prima andare a terra lo scheletro carbonizzato del piccolo bar e poi rinascere un nuovo fabbricato, sempre in legno ma questa volta coperto da assicurazione. Torna un importante servizio per gli oltre seimila operai della Sevel, anche se la maggior parte ne potrà usufruire da mercoledì, dopo due giorni di cassa integrazione.
L’incendio era scoppiato la notte tra il primo e il 2 febbraio, venerdì e sabato. Intorno alla mezzanotte i primi a notare le fiamme erano stati i vigilanti dello stabilimento dei Ducato, che hanno il gabbiotto a poca distanza dal chiosco. In poco tempo il fuoco aveva avvolto tutta la struttura. Sull’asfalto era rimasta una striscia scura di carburante. (s.so.)
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