Il vescovo: sono fiducioso, il Papa verrà a trovarci

Monsignor Cipollone ha consegnato al pontefice l’invito ufficiale per la visita Il Santo Padre: so che custodite il Miracolo e le spoglie di San Tommaso

LANCIANO. «Grazie dell’invito. Ho sentito parlare del Miracolo e del fatto che nell’arcidiocesi cono custodite le spoglie di San Tommaso. Vedremo». Queste le parole di Papa Francesco all’invito rivoltogli dall’arcivescovo di Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone, per una sua visita il prossimo anno, in occasione dei 500 anni della fondazione della diocesi frentana che fu istituita nel 1515 da papa Leone X. Invito fatto dal vescovo durante la visita del pontefice in Molise sabato scorso.

«La missiva l’ho consegnata, come mi ha detto il Papa, all’arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein, che è il suo segretario privato», racconta monsignor Cipollone che dice di aver provato un’emozione grande, immensa nello stare vicino a Papa Bergoglio, «e l’arcivescovo l’ha subito sistemata. Ma al Papa ho anche rivolto oralmente l’invito descrivendo la nostra diocesi. Vista la personalità del pontefice, la sua disponibilità, ho scritto una lettera non ufficiale e in “burocratese” ma sobria e piena di affetto, come se fosse un figlio a scrivere al proprio padre. Ho scritto che l’Abruzzo e la nostra diocesi lo aspettano. Che da figlio lo invito come padre a visitare questa sua famiglia, questa diocesi che custodisce il più antico miracolo della Chiesa cattolica nonché l’unico miracolo che presenta sia il pane e sia il vino e che custodisce anche le spoglie dell’apostolo testimone di fede, San Tommaso».

Nella lettera il vescovo scrive anche che la presenza del Papa sarebbe «un segno di speranza per il popolo frentano che vive problematiche sociali e lavorative», che la sua parola darebbe speranza a i giovani. «Ho anche fatto riferimento all’ambiente», dice il prelato, «al nostro territorio che è meraviglioso, ma che subisce anche degli attentati e che quindi sarebbe importante sentire la sua parola rivolta alla custodia del creato e della sua bellezza data dal Signore».

Papa Bergoglio ha ascoltato, nonostante la giornata frenetica vissuta in Molise, e non ha chiuso la porta al vescovo Cipollone e alla sua diocesi. Anzi, ha lasciato intendere che magari delle possibilità ci sono. «In fondo ci sarà un intero anno a disposizione per organizzare il tutto», chiude il vescovo, «anche se sappiamo che gli impegni del pontefice sono molteplici. Non resta che aspettare che la lettera produca il suo frutto».

Nella lettera è racchiusa la speranza di un’itera diocesi. Mai un Papa ha pregato davanti al Miracolo Eucaristico, che ogni anno richiama migliaia di pellegrini. Karol Wojtyla visitò infatti il Miracolo quando era cardinale di Cracovia. Ora la speranza è riposta in Papa Francesco che potrebbe essere il primo pontefice a pregare davanti al Miracolo.

Teresa Di Rocco

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