In calo rapine e furti Crescono incendi e danni

Riunione del Comitato per la sicurezza con i sindaci di Vasto e San Salvo Il vicequestore Ciammaichella: solo con le denunce si aiutano le forze dell’ordine

VASTO. La percezione del rischio aumenta l’insicurezza dei cittadini. L’ondata di incendi, furti e risse spaventa gli anziani. In realtà il numero di delitti contro la persona, omicidi, aggressioni e violenze sessuali, commessi a Vasto e San Salvo nel 2013 sono diminuiti rispetto al 2012. È quanto si evince dai dati che il prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, ha mostrato ai sindaci delle due città, Luciano Lapenna e Tiziana Magnacca, nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico.

«Il resoconto dell’attività e delle denunce parla chiaro», afferma Lapenna. «I reati sono in diminuzione». Nei primi 7 mesi del 2013 sono stati commessi 1.142 reati. Lo scorso anno a Ferragosto il numero di reati era arrivato a 1.205. I furti, incubo dei vastesi, da 686 sono scesi a 660 (26 in meno). Le rapine da dieci sono passate a 9, i danneggiamenti da 161 a 156. In aumento, invece, gli incendi e i danneggiamenti seguiti da incendio. Un anno fa a fine luglio polizia e carabinieri indagavano su quattro incendi: quest’anno gli episodi solo ad agosto sono stati nove.

A San Salvo addirittura i reati sono diminuiti del 22%: 488 le denunce del 2012; 382 quelle del 2013. Calo deciso anche per i danneggiamenti scesi da 77 a 57. In aumento anche a San Salvo gli incendi.

Sono molti a ritenere che i dati siano falsati dalla reticenza dei cittadini a denunciare i reati subiti. La gente delusa dall’esito di molte vicende e temendo ritorsioni non denuncia. «Se davvero è così è sbagliato. Solo con la denuncia le forze dell’ordine possono aiutare le vittime di qualsiasi reato», ammonisce il dirigente del commissariato, il vicequestore Cesare Ciammaichella. «Le forze dell’ordine sono attente e gli ultimi casi dimostrano che lavorano con impegno».

Il prefetto ha chiesto ancora una volta rinforzi per la città e disposto l’invio a Vasto dei nuclei di prevenzione crimine. La vista delle pattuglie e delle divise rassicura la comunità. Il comprensorio teme soprattutto la droga. Le ultime operazioni antidroga hanno dimostrato che allo spaccio sono collegati molti furti, anche di prodotti alimentari. Si ruba per procurarsi i soldi per la droga. Ed è tornato di moda il baratto: salsicce e polli per una dose.

Anche per le toghe vastesi il 70% dei reati è causato dall’uso di droga. A parere degli avvocati combattendo lo spaccio si combattono altri reati. «Un freno al dilagare della criminalità è rappresentato dalla Procura e dal tribunale. Guai se il tribunale di Vasto dovesse essere soppresso», insistono gli avvocati. Il maggiore dei carabinieri Giancarlo Vitiello e il vicequestore Ciammaichella invitano i cittadini a divenire preziose sentinelle.

Paola Calvano

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