Maltrattamenti in famiglia: padre condannato
LANCIANO. Assolto dall’accusa di violenza sessuale sul proprio figlio minorenne per non aver commesso il fatto, e condannato a un anno e due mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Il...
LANCIANO. Assolto dall’accusa di violenza sessuale sul proprio figlio minorenne per non aver commesso il fatto, e condannato a un anno e due mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Il tribunale collegiale, presidente Ciro Riviezzo, ha chiuso con questa sentenza il processo su un uomo della Val di Sangro di 42 anni che rispondeva di due accuse: violenza sessuale sul figlio minore e maltrattamenti in famiglia.
Dopo alcune udienze e decine di testimonianze il collegio ha assolto l’uomo, rappresentato dall’avvocato Maurizio Altomare del foro di Trani, dalla violenza sul proprio figlio. L’uomo, per l’accusa, avrebbe “costretto il figlio, a subire e compiere ripetuti atti sessuali dal 2003 al 2006”, ossia dai 5 agli 8 anni del bimbo. Non solo, l’avrebbe anche picchiato affinchè non rivelasse a terzi quanto accadeva. Per i giudici non ha commesso il fatto.
Ha invece picchiato e maltrattato i tre figli e la moglie per anni “mediante una serie abituale di condotte gravemente ingiuriose, minacciose e violente, attuate anche con corpi contundenti, così imponendo loro una serie continua di sofferenze fisiche e morali da cui derivava un regime di vita intollerabile”. (t.d.r.)
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