Paura a Ortona: il materassino trascinato via dalla corrente, papà e 4 bambini salvati dalla bagnina

Tragedia evitata al lido Riccetta: per alcuni minuti la situazione è sembrata disperata, provvidenziale l’intervento di Lucia De Felice (foto)
ORTONA. Paura e lieto fine nelle acque di Ortona. Lunedì scorso, poco dopo mezzogiorno, un uomo e i suoi quattro bambini hanno vissuto momenti drammatici in mare davanti allo stabilimento balneare “La Riccetta”. La famiglia, che stava giocando su un materassino a pochi metri dalla riva, è stata sorpresa da una forte corrente di risacca che li ha trascinati fino agli scogli. Per alcuni minuti la situazione è sembrata disperata, finché non è intervenuta la bagnina Lucia De Felice degli “Angeli del mare rescue Italy”.
«Ero in servizio di controllo», racconta De Felice, «quando ho visto il papà alzare le braccia per chiedere aiuto. Mi sono subito resa conto che non si trattava di un semplice richiamo ma di una richiesta disperata. L’uomo, mentre cercava di mantenere la calma, era soprattutto preoccupato per uno dei bambini più piccoli che si era staccato dal materassino e non riusciva a risalire a causa della corrente. Ho nuotato velocemente verso di loro e recuperato prima il piccolo, poi il resto della famiglia, riportandoli sani e salvi a riva».
Il salvataggio si inserisce in una stagione estiva già segnata da numerosi interventi lungo la costa abruzzese. Gli “Angeli del mare”, realtà della Fisa (Federazione italiana salvamento acquatico) nata a Pescara, operano quotidianamente in situazioni di emergenza e allo stesso tempo svolgono attività di informazione e prevenzione. «Il mare è bellissimo», osserva il presidente Marco Schiavone, «ma può trasformarsi in una minaccia, soprattutto per bambini e anziani. I nostri soccorritori, formati dalla Fisa, hanno un livello altissimo di preparazione tecnica e ricevono un costante addestramento su nuoto, primo soccorso e osservazione dei pericoli».
Schiavone e la socia Carmen Padalino ringraziano la Guardia Costiera e tutte le capitanerie di porto per il «sostegno fattivo» e ricordano il contributo del presidente nazionale Fisa, Raffaele Perrotta, e del maestro di moto d’acqua Paolo Bratti, «figure di riferimento per la formazione dei soccorritori acquatici». «Grazie al loro lavoro», aggiungono, «possiamo garantire sicurezza a migliaia di bagnanti ormai in tutta Italia».
L’episodio di Ortona si è concluso per fortuna senza conseguenze, ma resta il monito sull’importanza della prudenza in mare. La prevenzione degli annegamenti è infatti al centro di numerosi convegni e incontri pubblici nei lidi della costa.