LANCIANO

«Quest’acqua puzza di gasolio» Scattano i divieti in tre contrade

1 Dicembre 2024

La segnalazione alla Sasi di alcuni utenti del servizio residenti a Follani, San Nicolino e Marcianese. Alle 20 l’ordinanza sindacale: niente utilizzo per uso domestico, il gestore garantirà i rifornimenti

LANCIANO. L’acqua è inodore, insapore e incolore ma non in contrada Follani: qui l’acqua a volte esce marrone (questo anche in altre zone della città in realtà) e da ieri ha un odore nauseabondo di gasolio. E il Comune è stato costretto a firmare in serata il divieto di uso dell’acqua nelle zone alimentate dal serbatoio di San Nicolino, quindi i residenti di Follani (fino alla sede della protezione civile), San Nicolino e Marcianese per capire se ci sono contaminazioni e di che tipo sono.

 I primi ad accorgersi che l’acqua aveva l’odore di gasolio sono stati ieri alle 9 quattro famiglie di contrada Follani, ma il problema si è poi allargato ad altri vicini fino ad interessare tutta la zona compresa tra la vecchia e la nuova chiesa. E dalle 15.30 nelle case sono entrati i tecnici della Sasi, in particolare Fabrizio Talone, responsabile reti, della Asl e l’assessore Tonia Paolucci per conto del Comune, per capire cosa stesse accadendo. "Mentre cucinavo sentivo uno strano odore di gas provenire dalla pentola dove l'acqua stava bollendo, ma l’ho attribuito ai fornelli accessi”, racconta una residente. “Poi però nel lavare i piatti mi sono resa conto che era l’acqua che aveva l’odore di nafta. Incredula mi sono confrontata con gli altri residenti e abbiamo chiamato la Sasi e il Comune”.

E con le chiamate dei residenti anche al numero verde della Sasi, la società si è attivata con controlli e con la richiesta al sindaco Filippo Paolini di vietare l’uso potabile dell’acqua nelle contrade in cui si è riscontrato il problema. “I controlli a parte dei tecnici della società insieme al personale della polizia municipale sono stati immediati”, spiega il presidente Sasi, Gianfranco Basterebbe, “ed è stato riscontrato il cattivo odore nell’acqua. Il responsabile delle reti, Talone, ha interessato l’Arta per eseguire prelievi e indagini e capire l’origine dell’anomalo problema e ha effettuato dei prelievi per circoscrivere la zona di intervento”.

La Sasi ha anche un laboratorio proprio dove analizzare l’acqua ma deve attendere i risultati dell’Arta. Che a ieri sera non era ancora intervenuta con i propri tecnici. “Si dovranno comunque eseguire almeno due-tre prelievi”, riprende Basterebbe, “per verificare la sostanza eventualmente immessa nella rete, quindi trascorreranno alcuni giorni in cui porteremo l’acqua alle famiglie con le autobotti. Ad ogni modo è un problema circoscritto a Follani, ma per sicurezza il divieto dell’uso dell’acqua si estende anche a Marcianese e San Nicolino perché il serbatoio è lo stesso”.

In serata il sindaco Paolini ha firmato l’ordinanza contingibile ed urgente per emergenza igienico-sanitaria che vieta l’utilizzo della risorsa idrica “alla popolazione di contrada Follani, nelle zone alimentate dal serbatoio San Nicolino-via Follani (fino alla sede della protezione civile), le contrade di San Nicolino e Marcianese (nei pressi dell’ex Pub ONeil), nell’attesa degli esiti delle indagini condotte dal personale dell’Asl, Arta Abruzzo e Sas; di non utilizzare l’acqua potabile (compresa quella delle autoclavi) ad uso domestico, in via cautelativa, per presenza di odore sgradevole, situazione che richiede un’indagine accurata per la valutazione di eventuali contaminazioni», ordina alla Sasi, «di garantire l’approvvigionamento di acqua agli interessati”.