"Reati in calo, ma la paura resta"

Il prefetto: cresce la percezione del rischio, i risultati però sono positivi

CHIETI. «Viviamo nella società della insicurezza e dell'aumento della percezione del rischio. Ma nel 2010 i delitti nella nostra provincia sono diminuiti». Il prefetto Vincenzo Greco insieme con i vertici delle singole forze dell'ordine tira una linea sull'attività del 2010.

Il confronto viene fatto con l'anno precedente. Dati «che confermano anche per la provincia di Chieti la contrapposizione tra sicurezza soggettiva e sicurezza percepita in quanto mostrano una criminalità in flessione a fronte di un sempre maggior bisogno di essere rassicurati». Il rappresentante del governo sottolinea come i dati nella loro positività testimoniano l'impegno di tutte le forze dell'ordine. Risultato ottenuto, osserva Greco, nonostante non ci sia stato alcun incremento delle risorse. Il decremento dei reati sono dunque la prova che è funzionato il continuo impegno dei comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza nei quali sono stati coinvolti sindaci, associazioni. Le riunioni del comitato provinciale nel 2010 sono state 20, quelle tenute in prefettura e nelle sale consigliari di diversi comuni, 58 sono state le riunioni tecniche dei rappresentanti provinciali delle forze di polizia ai quali secondo il prefetto va riconosciuta l'intelligenza di aver coinvolto nei loro programmi di contrasto alla criminalità l'opportunità di coinvolgere soggetti che tradizionalmente sono estranei al sistema della sicurezza. Il prefetto assicura che l'impegno delle forze dell'ordine sarà ancora più forte soprattutto a Vasto dove la «insicurezza percepita è alimentata dalla consapevolezza della oggettiva vicinanza con regioni note per il fernomeno del crimine organizzato».

Tuttavia il rappresentante del governo assicura che a Vasto, dove comunque si segna una crescita dei delittti, (dai 1699 del 2009 ai 2006 del 2010) non ci sono stati reati riconducibili al crimine organizzato. Tuttavia non si esclude che la presenza di affari di portata consistente possa costituire un'occasione di inserimento.

Hanno preso poi la parola il questore Alfonso Terribile che ha rimarcato il grande lavoro svolto dalla polizia di stato nonostante la scarsità delle risorse. Il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Cavallari ha ricordato la grossa operazione dell'Arma di spaccio di droga che ha portato all'arresto di soggetti calabresi e al conseguente sequestro di immobili e all'arresto di pericolosi latitanti. Sulla caccia all'evasione ma anche sul contrasto delle criminalità in più settori si è concentrato il lavoro della Finanza coordinato dal colonnello Paolo D'Amata, mentre la tutela dell'ambiente è stato il pallino della Forestale con Nevio Savini.

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