«Villa Pini, traditi da politici e sindacati»

13 Maggio 2014

CHIETI. Lavoratori di Villa Pini senza stipendio da ottobre. Sono 289 gli ex dipendenti della clinica privata dichiarati «in esubero» e posti in cassa integrazione ma con l’accordo di essere...

CHIETI. Lavoratori di Villa Pini senza stipendio da ottobre. Sono 289 gli ex dipendenti della clinica privata dichiarati «in esubero» e posti in cassa integrazione ma con l’accordo di essere gradualmente reintegrati nella struttura sanitaria. «Parte di questi lavorano part-time» raccontano con l’amaro in bocca alcune ex dipendenti «ma sono 150 le persone sull’orlo del licenziamento».

«Siamo stremati e fortemente delusi» aggiungono «tutti gli schieramenti politici si sono dimenticati di noi, per non parlare dei sindacati che ci hanno più volte traditi». Ieri mattina un folto gruppo di cassintegrati ha chiesto un colloquio all’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti. «Ci ha dirottati dal funzionario regionale che si occupa del settore “disperati” il quale è stato molto chiaro con noi. Alla richiesta del denaro a noi dovuto ci ha risposto che la Regione non ha, per il momento, la disponibilità economica e che forse se ne parla a giugno. E noi come facciamo a tirare avanti? Le nostre famiglie non vivono di promesse o accordi peraltro non mantenuti».

Gli ex lavoratori della casa di cura privata passata nelle mani del gruppo Pierangeli se la prendono anche con i sindacati. «È stato azzerato a nostra insaputa l’accordo che ci teneva in carico a Villa Pini fino a dicembre del 2014» protestano «ora si sono inventati la “mobilità in deroga”. Non sappiamo che cosa significhi e dove vada a parare. Unica cosa certa è che se non si fa qualcosa a luglio verremo tutti licenziati».Uno spettro che incombe su 150 famiglie composte da persone non più giovanissime.«L’età media» aggiungono i lavoratori ritenuti “superflui” «si aggira sui 50 anni. Se non riusciremo ad essere riassorbiti dalla clinica non ci sarà alcuna possibilità di entrare in altri circuiti lavorativi. Questo suona per noi come una condanna a morte». E nessuno sembra accorgersene.«Ci aspettavamo un aiuto concreto da parte dei partiti» affondano il coltello «ma nessuno si è schierato dalla nostra parte. Neppure durante questa campagna elettorale. Ci hanno abbandonato tutti. Ci hanno traditi mentre» concludono «la situazione organizzativa a Villa Pini stenta a decollare per mancanza di personale».

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