L’Aquila

Addio a Mimma, aveva 103 anni: salvò tanti ebrei nella città occupata dai tedeschi

3 Novembre 2025

Domenica “Mimma” Francesca Ciccone, fra la fine del 1943 e la metà del 1944, salvò dalla cattura decine di ebrei: travestiva i ricercati da suore o frati e li portava nei conventi per nasconderli. Oggi c’è stato l’ultimo saluto a Sant’Eusanio Forconese

SANT’EUSANIO FORCONESE (L’Aquila). Lo scorso 4 ottobre aveva compiuto 103 anni. Era ancora lucida ma, come raccontano i familiari, nelle ultime settimane «ha detto basta» e lo ha detto rivolgendosi alla mamma: «Prendimi con te». Ieri pomeriggio Domenica Francesca Ciccone, nata il 4 ottobre 1922 a Monticchio ma residente Sant’Eusanio Forconese, se n’è andata serena, dopo una vita lunga e che l’ha vista protagonista di una vicenda storica per la quale il sindaco di Sant’Eusanio Forconese, Deborah Visconti, ha proposto alla Prefettura, e quindi al Ministero dell’Interno, che le venga attribuita la medaglia d’oro al valor civile.

Lo scorso anno, nel giorno del 102esimo compleanno di Domenica, il sindaco Visconti e il prefetto Giancarlo Di Vincenzo si recarono a salutarla nel map dove abitava a Sant’Eusanio Forconese. Mimma, come la chiamavano tutti, fra la fine del 1943 e la metà del 1944, nella città occupata da tedeschi, salvò dalla cattura e probabilmente dalla morte decine di ebrei. E lo fece su richiesta dell’allora arcivescovo dell’Aquila (e poi cardinale) Carlo Confalonieri. Travestiva i ricercati da suore (se donne) o frati (se uomini) e li portava nei conventi per nasconderli. Domenica Francesca Ciccone si era sposata nel 1946 con Raffaele Carosone. Ha avuto tre figli.

Negli anni tragici della seconda guerra mondiale Mimma, grazie al lavoro nella sede delle Poste in piazza Duomo (che raggiungeva tutti i giorni in bicicletta da Monticchio), conobbe molto bene l’arcivescovo Carlo Confalonieri a capo della diocesi aquilana dal 1941 al 1950. Quando poteva non si perdeva una Messa. «L’arcivescovo Confalonieri si impegnò molto per salvare gli ebrei e io diventai una sua collaboratrice» raccontò Mimma lo scorso anno al Centro. La postina aveva, in particolare, il compito di andare quasi tutti i giorni nella libreria della signora Amalia Agnelli in corso Umberto, a due passi da piazza Palazzo. Mimma entrava come se dovesse acquistare qualcosa: «La signora mi diceva ad esempio: oggi sono arrivati 12 libri, i libri in realtà erano gli ebrei. Io allora riferivo la cosa in Curia e Confalonieri indicava i posti dove portare i ricercati. Io sono andata spesso dalle suore Micarelli e nel convento di San Giuliano».

I funerali di Mimma si sono svolti oggi alle ore 15 a Sant’Eusanio Forconese nella chiesa provvisoria, nell’area map.

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