Affitti, caccia agli affaristi

Bertolaso: aumenti del 100%, basta speculazioni.

L’AQUILA. Controlli sugli affitti per stanare chi sta approfittando del terremoto per fare affari. Bertolaso dichiara guerra al caro-affitti che sta rendendo la vita difficile agli sfollati che vogliono uscire dalle tende. Il capo della Protezione civile, insieme al prefetto Franco Gabrielli, ha trasmesso alla Finanza le segnalazioni ricevute. Intanto si prepara un maxi-censimento tra gli sfollati.

AFFITTI. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso lancia un’offensiva contro il caro affitti alla luce degli aumenti spropositati che ci sono stati in queste ultime settimane. Pertanto un drastico programma di monitoraggio dei prezzi e degli affitti in città, è stato avviato dalla Protezione civile, in collaborazione con il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli. «Il prefetto», ha spiegato il sottosegretario Bertolaso nel corso di una conferenza stampa nella scuola della Finanza, «sta elaborando un piano di intervento e di controllo che coinvolgerà anche alcune organizzazioni e Ministeri, ci sarà anche “Mister prezzi”». Nel corso della settimana prossima verrà convocato un comitato provinciale che si dedicherà a questo problema». Un’azione necessaria, secondo Bertolaso, a fronte delle numerose segnalazioni di affitti che negli ultimi mesi sono aumentati anche al 100 per cento. «C’è chi vuole approfittare di questa situazione», ha commentato Bertolaso, «abbiamo trasmesso alla Guardia di Finanza tutte le segnalazioni ricevute perché non abbiamo nessuna intenzione di consentire speculazioni su questa tragedia e su quello che sono speculazioni immobiliari».

«Non è possibile», ha commentato Bertolaso, «che nel giro di poche settimane si sia passati da dieci a venti euro al metro quadrato». Gli aumenti ci sono stati inizialmente dopo il sisma e attualmente hanno avuto una ulteriore impennata. Il sottosegretario alla Protezione civile non esclude anche il ricorso alla requisizione che è ipotesi verosimile. «Al momento non è previsto nulla di ciò ma è uno strumento che potremmo tranquillamente adoperare qualora se ne presentasse la necessità». Prima di arrivare a tanto, però, la Protezione civile intende verificare con esattezza quante sono le case sfitte, si ipotizza siano 1500, e le loro condizioni. Si è appreso, poi, della intenzione della Carispaq di acquistare molti di questi appartamenti per poi darli temporaneamente agli sfollati. In relazione alla richiesta dei comitati per conoscere l’uso e l’ammontare dei soldi che arrivano dalle offerte, Bertolaso ha detto che sia pure non in modo giornaliero, è tutto presente nel sito della Protezione civile. «Diversamente», ha detto, «chi ha dubbi si può rivolgere ai giudici contabili».

BAMBINI. Ateneo aquilano e Protezione civile hanno avviato il progetto «Ambiente terra, ambiente bambino», che si prefigge di fare uno screening su minorenni, circa 3mila (tra gli 8 e i 13 anni), per verificare in che maniera il sisma ha influenzato la loro psicologia visto che in tragedie simili sono stati riscontrati traumi significativi anche a distanza di anni. L’iniziativa è stata spiegata dal professor Enzo Sechi neuropsichiatra dell’infanzia e adolescenza. Ci sono centri di ascolto nelle tendopoli e sulla costa. Sechi ha annunciato che i bambini che sono sulla costa non risultano avere subìto traumi.

IL CENSIMENTO. Se il Comune prende tempo prima di approvare i criteri per assegnare le case, Bertolaso preme l’acceleratore. «Io a settembre le tendopoli le chiudo », dice ai sindaci, del cratere e non, riuniti nell’auditorium della Finanza. «Per questo stiamo per lanciare un censimento, perché la criticità è questa: serve la verifica definitiva. I proprietari delle case E e F o in zone rosse devono dirci cosa vogliono scegliere: una casa nei nuovi quartieri, l’affitto in un altro appartamento oppure un contributo, magari riveduto e corretto, per un’autonoma sistemazione. Entro agosto devono dircelo. Per il 15 avremo il quadro. Da metà mese in poi facciamo le collocazioni. E diremo alla gente dove andrà a vivere. Certo, a settembre non saranno pronte tutte le case del progetto. Entreranno subito 3500 persone. Chi non può ancora entrare, andrà via comunque dalla tenda. Attiveremo anche un circuito virtuoso per avere delle ulteriori disponibilità immobiliari. Chi cambia casa non dovrà preoccuparsi di portarsi dietro i mobili. Troveranno case arredate. Le loro masserizie saranno sistemate all’Interporto di Avezzano. Dobbiamo accelerare. Con il ripristino del metano non andiamo rapidissimo: 6688 utenze riattivate su 38800 pre-sisma ».

CASE DI LEGNO. I Map (moduli abitativi provvisori) sbarcano anche nei centri del Pescarese e del Teramano. Questo l’elenco dei 18 Comuni dove verranno installate le 1500 case di legno appaltate il 22 luglio: Barete, Barisciano, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Fossa, Lucoli, Navelli, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi, Montebello di Bertona, Bussi sul Tirino, Tossicia, Arsita, Fagnano Alto e Rocca di Cambio.

I SINDACI ESCLUSI. Da Crognaleto a Calascio, da San Benedetto in Perillis fino ai centri della Valle Peligna la protesta arriva dalle voci dei sindaci che si lamentano dell’esclusione dal cratere dopo l’ordinanza-bis, che non sarà seguita dal terzo ampliamento: «Perché noi no e gli altri sì? Tirate fuori i criteri, metteteceli per iscritto ». Bertolaso li fa «sfogare» poi promette: «Ci vediamo venerdì prossimo alle 10,30. Rivedo uno per uno tutti i punti e le esclusioni. Poi, se volete, vi aiuto a scrivere io il ricorso al Tar». Poi Bertolaso vola a una riunione a Roma sugli incendi in Sardegna e cede il testimone a Bernardo De Bernardinis che dice: «Dobbiamo uscire dall’emergenza ». In arrivo soldi per i Comuni (750mila euro) e i criteri per la ricostruzione E. Il prefetto Gabrielli ricorda ai sindaci che devono trasmettere tutti i nomi di ditte e professionisti che stanno lavorando nei loro Comuni al post- terremoto: «Si chiama operazione fiducia: gli elenchi saranno su Internet. Tutti i cittadini devono poter vedere chi sono e cosa fanno».