Aggressione al terminal di Collemaggio: giovane ferito

Due albanesi si sono scagliati contro un egiziano per rapinarlo. Il ragazzo è finito in ospedale: ha riportato traumi facciali
L’AQUILA. Ancora violenza al terminal di Collemaggio “Lorenzo Natali”, che si conferma uno dei fronti più caldi dell'emergenza sicurezza all'Aquila. L'ultimo episodio si è consumato nel pomeriggio di ieri, riaccendendo i riflettori su un'area che, nonostante gli sforzi e i presidi, fatica a trovare pace. Secondo le prime ricostruzioni, non si è trattato di una rissa degenerata, ma di un’aggressione mirata. Due contro uno, come confermano fonti investigative. A finire nel mirino di due giovani di nazionalità albanese è stato un coetaneo egiziano. I tre, tutti ventenni, si sono fronteggiati negli spazi dell'autostazione. Ad avere la peggio è stato il ragazzo egiziano, che ha riportato traumi facciali giudicati non gravi, ma che hanno necessitato di cure mediche prima del 118 e poi in pronto soccorso.
Cosa abbia scatenato la violenza resta, per ora, un punto interrogativo. Dalle prime sommarie informazioni raccolte sul posto, la vittima avrebbe denunciato un tentativo di rapina. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo in attesa degli accertamenti, ma l’ipotesi più acclarata è questa. Se l'episodio non ha avuto conseguenze peggiori, lo si deve anche alla presenza fisica delle divise. A intervenire per primi sono stati gli agenti della polizia locale, impegnati nel servizio di vigilanza attivato proprio per presidiare l'area. Una pattuglia, che si trovava già in loco per queste ragioni, è intervenuta prontamente. In ausilio è arrivata anche una volante della Polizia.
L'episodio di ieri è solo l'ultimo capitolo di una lunga scia di tensioni a Collemaggio. L'area è da tempo al centro del dibattito politico e sociale: dalle violente risse a colpi di bottiglia della scorsa estate, che videro contrapposti gruppi di giovanissimi stranieri, fino ai gravi episodi di aggressione ai danni degli appartenenti alle forze dell’ordine. L'amministrazione comunale, polizia e carabinieri, anche su input del prefetto, hanno risposto potenziando i controlli, ma la percezione di insicurezza resta. Il terminal rimane una "zona rossa" dove la convivenza è difficile e dove, come dimostra la cronaca di queste ore, basta una scintilla per accendere la violenza.
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