Avezzano piange la giovane commercialista Laura Di Pietro: «Occhi belli e un’anima buona»

Aveva 43 anni. Nel 2020 si era candidata alle Comunali in una lista di Di Pangrazio. Il ricordo delle amiche: «Una grande lavoratrice. Amava lo sport e voleva viaggiare in tutto il mondo»
AVEZZANO. «Ci ha lasciato come un fulmine al ciel sereno la nostra occhi belli». La voce rotta dal dolore. E la testa nel pallone mentre cercano di mettere a fuoco i ricordi. Le amiche d’infanzia di Laura fanno fatica ad accettare la perdita prematura di una sorella per scelta, sebbene non di sangue. «Ah quegli occhi… solamente lei aveva quegli occhi», continuano a ripetere, mentre ripercorrono un’intera vita condivisa. Tutti i momenti più intimi, le vacanze al mare, le confidenze segrete e i periodi di crollo. Laura Di Pietro è scomparsa nella serata di martedì. Aveva solo 43 anni. Qualche anno fa aveva scoperto di essere malata.
Solo pochi giorni fa le sue condizioni sono degenerate. Era molto conosciuta ad Avezzano per essere una giovane commercialista. Aveva frequentato il liceo scientifico Vitruvio Pollione e si era laureata in Economia aziendale e bancaria alla Lumsa di Roma nel 2012. Poi aveva intrapreso il percorso specialistico a Pescara, fino a intraprendere una carriera brillante, che l’ha portata a collaborare coi migliori studi commercialisti di Avezzano e a entrare, per merito, nell’attività di famiglia.
Nel 2020 aveva tentato l’avventura politica, candidandosi alle elezioni amministrative al fianco del sindaco Gianni Di Pangrazio. Lascia la sorella Valeria, la mamma Anna Pia e il papà Franco.
«Era una grande lavoratrice. Sin da piccola sapeva cosa avrebbe fatto nella vita. Una donna dal cuore puro. Buona come pochi al mondo», raccontano ancora le sue amiche. «Era la saggia del gruppo. Qualsiasi problema avessimo sapeva come rimetterci in riga». Amava viaggiare. Voleva conoscere il mondo e le sue contraddizioni. Solo pochi mesi fa era stata in Africa. E già stava programmando la prossima partenza assieme alle sue compagne di vita. E poi amava lo sport. Dal padel al tennis. E ancora lo sci. Faceva lunghe passeggiate alla Madonna di Pietraquaria.
«Andava da sola. Metteva il suo K-way e si incamminava. Da piccola era una pigrona. Da adulta ha scoperto questa passione per le attività all’aria aperta». La sua eredità non resterà incustodita. Sarà un esempio di forza e di bontà. «Le nostre vite sono cambiate per sempre. La sua scomparsa è arrivata in un attimo. Perché, evidentemente, la vita è questa. Dovremmo smetterla di lamentarci per ogni cosa e godere di ogni momento. E delle persone care che abbiamo la fortuna di avere accanto». Questa è la sua eredità. Il messaggio che ha lasciato a chi resta. Come un mantra, un inno alla vita. «Lei che amava ogni cosa, che era arrabbiata per le prove a cui è stata costretta contro la sua volontà. Ma che mai abbiamo sentito lamentarsi nei giorni di down».
La cerimonia funebre sarà celebrata oggi alle 16.30 nella chiesa della Madonna del Passo. La salma verrà poi sepolta nel cimitero di Antrosano.
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