PESCARA. Un difensore centrale per completare la rosa del Pescara. Il ds Pasquale Foggia in queste ore è impegnato per mettere a disposizione il prima possibile l’ultimo tassello a Vincenzo Vivarini. Sta prendendo quota la pista estera e la dirigenza biancazzurra sta valutando alcuni profili mancini che sono stati proposti. Resta Riccardo Capellini (ex Benevento) classe 2000 quello più facile da tesserare tra gli italiani. Vivarini vorrebbe l’ex Sassuolo e Salernitana Gian Marco Ferrari, ci sono state delle chiacchierate con il forte centrale difensivo ma difficilmente si arriverà ad un accordo. Altrettanto difficile arrivare a Luca Caldirola, ex Monza. Troppo alte le richieste per il centrale che è fermo da molto tempo. Entro il fine settimana la rosa dovrebbe essere completata. Riccardo Capellini favorito, ma attenzione dunque a qualche giocatore che è rimasto svincolato nei campionati europei. Per Ferrari e Caldirola si continua a trattare, ma l’accordo resta difficile.

L’amichevole. Oggi intanto il Pescara di Vincenzo Vivarini farà un allenamento congiunto contro la Renato Curi Angolana (Eccellenza) alle 17.30 allo stadio Ughetto di Febo di Silvi. Il tecnico abruzzese potrà vedere all’opera i nuovi arrivati e potrà provare qualcosa in vista della gara del 13 contro il Venezia.

Ieri si è fermato in via precauzionale il centrocampista Fabrizio Caligara per una contrattura al polpaccio. Nulla di grave ma oggi difficilmente porta essere della partita. Non dovrebbero essere rischiati Cangiano e Valzania alle prese con noie muscolari e il difensore Giannini che ha accusato un leggero dolore al ginocchio. Negli ultimi allenamenti sta crescendo molto l’olandese classe 2004 Julian Brandes, arrivato da svincolato dopo aver fatto tutto il settore giovanile dell’Ajax con la fascia di capitano. Classico centrocampista centrale di qualità, giorno dopo giorno si sta adattando al calcio italiano e potrebbe presto ritagliarsi uno spazio importante. Oggi giocherà nell’allenamento congiunto contro l’Angolana e le prime indicazioni saranno importanti.

Il “nuovo” Pescara. Con la chiusura del mercato e in attesa dell’ultimo tassello (il difensore centrale) il tecnico biancazzurro potrà finalmente lavorare su quello che è l’organico definitivo. La sensazione è che il sistema di gioco sarà lo stesso visto a Mantova con la difesa a tre e con Olzer mezzala atipica con licenza di alzarsi. Una sorta di 3-4-2-1 che avrà abbondanza di trequartisti e che potrebbe imporre a Vivarini di provare a spostare di ruolo qualche giocatore. Fabrizio Caligara è un mancino, come Olzer e Merola, e potrebbe essere anche provato tra i due di centrocampo. Okwonkwo ha caratteristiche da attaccante e sarà molto utile a gara in corso.

A oggi con Sebastiano Deplanches certezza tra i pali, i tre centrali difensivi saranno Brosco, Corbo e Pellacani. In attesa del rinforzo tra gli svincolati, sarà Giannini (in evidente crescita) l’alternativa dalla panchina. I quinti di centrocampo saranno Corazza, Cangiano, Letizia, Oliveri e Valzania (che può tornare all’occorrenza anche in mediana) mentre nel cuore del reparto nevralgico, in attesa di provarci Caligara, agiranno Squizzato, Graziani, Dagasso e Brandes. Erdis Kraja? Non rientra nei piani dopo aver rifiutato ogni destinazione, ma l’ultima parola spetterà a Vincenzo Vivarini. Olzer, Merola e Caligara sono i trequartisti di piede mancino, Sgarbi, Meazzi, Okwonkwo, Vinciguerra quelli di piede destro mentre Tsadjout, Di Nardo e Tonin (anche Okwonkwo all’occorrenza) saranno i riferimenti centrali.

Ripartire dalle ottime indicazioni del secondo tempo di Mantova dove l’idea di calcio di Vivarini è venuta fuori deve essere la parola d’ordine. Con la qualità e la forza dei nuovi a dare una mano importante.

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