Cialente: la nuova ordinanza è confusa

Secondo il primo cittadino il provvedimento dà poche risposte ai problemi del territorio

L'AQUILA. «Un'ordinanza che genera troppa confusione». Così il vice commissario per la ricostruzione, Massimo Cialente, commenta l'ordinanza di Protezione civile firmata venerdì dal presidente del Consiglio. «L'ordinanza dà appena qualche risposta ai tanti problemi posti sul tappeto, per il resto c'è solo il tentativo - tra l'altro non centrato - di assicurare una governance. Sarà necessario fare il punto e capire bene ruoli e competenze dei diversi attori in campo».

Un documento atteso da giorni e che dispone, tra l'altro, la nomina di Antonio Cicchetti a vice commissario. Ma il ruolo che andrà a ricoprire non sarà quello di capo della Struttura di gestione dell'emergenza. Cicchetti si occuperà della verifica e del controllo dell'attuazione dei programmi del Provveditorato alle opere pubbliche e dei Comuni.

Un cambio in corsa chiesto dal commissario Chiodi «per scongiurare» così aveva detto «il rischio di dimissioni» del vice commissario, nonché sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Prevista nell'articolo 1 anche «la collaborazione istituzionale tra le diverse amministrazioni coinvolte nella gestione dell'emergenza». Cosa che dovrebbe realizzarsi con la creazione di un gruppo di lavoro interministeriale. Una task force richiesta da Chiodi, come pure la nomina del secondo vice commissario.

Un punto questo che resta, però, molto controverso. «Ci sono alcune cose positive» commenta Cialente «ma complessivamente l'ordinanza non dà risposte definitive ed, anzi, crea confusione».

Per chiarire la governance e rimuovere ogni ostacolo, a partire da quello burocratico, per Cialente «c'è bisogno di altro, a partire da una legge. Nella nuova ordinanza ci sono alcune risposte necessarie, anche se dolorose, come quella di prendere i fondi dalla ricostruzione e portarli sull'emergenza. Per il resto, vedo una serie di tentativi di assicurare una governance, ma a mio avviso l'obiettivo non è stato centrato. Dovremmo trovare un assetto decisamente più organico». Un riferimento, quello di Cialente, proprio alla Sge.

«Cicchetti, stando a ciò che sapevo e che era stato detto, avrebbe dovuto occuparsi della struttura per la gestione dell'emergenza. Invece, sembra che andrà a svolgere un compito diverso. Voglio solo ricordare che la Sge non può continuare ad andare avanti in questo modo: ci sono ogni giorno problemi. Non è una questione di persone, ma di organizzazione. Ciò che serve per oliare quella "macchina" sono un paio di funzionari esperti da occupare a tempo pieno. È ciò che sto chiedendo da mesi, come possono facilmente testimoniare il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e il suo vice Franco Gabrielli. Questa situazione sta producendo rallentamenti e guai. Basti pensare alla sospensione delle 1.800 pratiche per il rimborso dei danni sulle attività produttive che noi abbiamo risolto con l'anticipazione delle banche».

Sin qui Cialente, che vuole un chiarimento urgente con Chiodi così da poter decidere se lasciare o meno l'incarico di vice commissario.

Ma intanto, sulla nomina di Cicchetti Rifondazione comunista presenterà un ordine del giorno in consiglio comunale. Ad annunciarlo è il capogruppo consiliare Enrico Perilli. Gli esponenti locali del Prc non nascondono perplessità di fronte alla nomina di un altro vice commissario, «in una fase» affermano «che dovrebbe essere curata dagli enti locali». «La scelta della figura di Cicchetti» aggiunge il segretario provinciale, Fabio Pelini «ci sembra ancora più inopportuna».

Polemiche a parte, la nuova ordinanza consentirà la realizzazione a Paganica di 64 Map, con tanto di istituzione all'Aquila di un struttura di missione che dovrà gestire le procedure connesse alle occupazioni d'urgenza.

Quindi, la nomina di una commissione di vigilanza e controllo sulla ricostruzione, composta da cinque alte personalità dello Stato. Poi la possibilità di spostare i fondi della ricostruzione (794 milioni) sull'emergenza, così da poter pagare alberghi, puntellamenti e autonoma sistemazione. Previsto anche il trasferimento di circa 4 milioni di euro al Comune per la sistemazione dei campi sportivi che hanno ospitato le tendopoli.

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