Ciclista cade in una buca: ora chiede 230mila euro di risarcimento

20 Settembre 2025

Maxi-istanza di risarcimento: donna sbalzata dalla bici per il fondo sconnesso. L’incidente avvenne a Rocca di Mezzo nel 2021, la prima udienza fissata a gennaio 2026

L’AQUILA. Ancora una maxi-richiesta di risarcimento danni alla Provincia per la presunta cattiva manutenzione delle strade provinciali. Stavolta è una ciclista che chiede 230.000 euro. Secondo la denuncia la ciclista «in data 14 agosto 2021, alle 11.30, nel territorio del Comune di Rocca di Mezzo percorreva in discesa, a bordo del proprio velocipede indossando il caschetto di sicurezza, alla velocità di circa 30 chilometri l’ora, la strada provinciale 38 (il cui ente gestore è la Provincia dell’Aquila), con direzione Terranera-Fonteavignone in compagnia di altri due ciclisti. In prossimità del chilometro 6.900 circa, in vicinanza della frazione di Fonteavignone, la ruota anteriore del mezzo veniva imprevedibilmente deviata da una buca presente sull’asfalto provocando conseguentemente la rovinosa caduta della ciclista, che veniva letteralmente catapultata in avanti con il corpo, roteando per circa dieci metri e batteva violentemente il viso sul manto stradale». Con l’atto di citazione, notificato il 13 agosto 2025 (4 anni dopo) la ciclista «ha convenuto in giudizio, davanti al tribunale civile dell’Aquila, l’amministrazione provinciale per sentire accogliere le seguenti conclusioni: ritenuta la esclusiva responsabilità dell’ente convenuto per l’incidente si chiede di condannarlo al risarcimento dei danni in favore della parte attrice, da liquidarsi nella misura complessiva di 230.020 euro o comunque quella somma che risultasse dovuta all’esito dell’istruttoria oltre interessi legali e rivalutazione monetaria a far data dal sinistro e dall’epoca di emissione delle fatture per le spese mediche». La prima udienza è fissata a gennaio 2026. È l’ennesima, e in questo caso corposa, richiesta danni alla Provincia.

Solo poche settimane fa ce n’era stata una da 50.000 euro da parte di un autista di un camion che, si leggeva nell’atto di citazione «mentre percorreva la strada provinciale 3, Umbra, nel comune di Montereale all’altezza del chilometro 3,690 alle 5 circa del mattino, alla guida del trattore (componente anteriore di un autoarticolato) con a traino un semirimorchio nell’affrontare a bassissima velocità una curva in salita, perdeva il controllo del mezzo e, dopo aver divelto il guardrail, precipitava nella scarpata sottostante per circa quaranta metri». Secondo il legale dell’autista «è pacifico che il sinistro è stato di così grave entità a causa di una barriera di protezione non adeguata».

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