Crollo balcone al Progetto Case: avviate le perizie

Cese di Preturo, rimossi pavimenti e intonaci al piano terra. Imminenti le prove di carico sulle strutture sequestrate
L’AQUILA. Sono iniziate nella giornata di ieri le operazioni peritali nell’ambito dell’inchiesta di Procura e Forestale avviata dopo il crollo di un balcone nel Progetto Case di Cese di Preturo.
Un incidente che solo per un caso non ebbe conseguenze luttuose visto che il balcone cadde su un altro sottostante nel quale, solitamente, era solito sostare un anziano. Che quella volta, per fortuna, era altrove. Altrimenti non si procederebbe solo per disastro colposo e altri reati in qualche modo connessi.
I lavori sono consistiti nella rimozione dei puntelli all’appartamento a piano terra, la rimozioni di pavimenti, intonaci e la messa a nudo della struttura in legno. Tra due settimane sono previste le prove di carico che consisteranno nel posizionare dei grossi cuscini che i vigili del fuoco riempiranno d’acqua. Ieri i lavori sono stati controllati dagli agenti del Corpo forestale dello Stato.
Le perizie sono affidate a due consulenti torinesi del pm Roberta D’Avolio, i quali hanno il compito di indicare lo stato di degrado degli edifici che sono oggetto della perizia in quanto ritenuti pericolanti. Nell’inchiesta sono coinvolte decine di persone che ancora non ricevono l’avviso di garanzia ma si attende l’emissione di un atto istruttorio per consentire la notificazione.
COPPITO 3. Ci sono proteste da parte dei residenti del Progetto Case di Coppito 3 in via Cesare Pavese. «Il riscaldamento è fuori uso da almeno tre giorni», dicono, «e con questo freddo non si può vivere senza correre il rischio di ammalarsi. Abbiamo fatto richieste di intervento ma la situazione non è cambiata. Noi le bollette le paghiamo con solerzia e vorremmo essere ripagati con la stessa moneta».
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