Discarica a fuoco, escluse contaminazioni

Sante Marie, rapporto dei vigili dopo 12 ore di rilievi: la nube non ha minacciato case
SANTE MARIE. Esclusi pericoli per i cittadini dopo l'incendio alla discarica della Segen. Lo hanno accertato gli esperti del Nucleo speciale dei vigili del fuoco dopo 12 ore di rilievi. Ma ora si teme un'emergenza rifiuti nella Marsica.
Possono tirare un sospiro di sollievo gli abitanti del Comune di Sante Marie e delle frazioni limitrofe perché i rilievi degli uomini del nucleo Nbcr del ministero dell'Interno (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) non hanno riscontrato alcuna contaminazione.
Le fiamme, infatti, hanno interessato soprattutto l'impianto della Segen, causando un danno da due milioni di euro, ma hanno risparmiato la gran parte dei rifiuti. Sono stati coinvolti solo quelli in fase di trattamento. L'incendio aveva creato grande allarme tra gli abitanti dei borghi che si trovano nella zona, preoccupati per la nube fuoriuscita dal sito di stoccaggio.
Ora però il pericolo è un altro, quello che mezza Marsica possa ritrovarsi sommersa dai rifiuti. Per evitare ciò il presidente di Segen, Fernando Capone, ha già avviato delle consultazioni per individuare un sito alternativo dove poter utilizzare provvisoriamente. Ha però assicurato che «non ci saranno disagi per gli utenti e i rifiuti per le prossime ore saranno raccolti senza interruzione». Domani ci sarà un incontro con i responsabili della Regione per fare il punto della situazione trovare una soluzione in tempi brevi che possa evitare il tracollo dell'azienda a capitale totalmente pubblico o un aumento delle tasse per i cittadini. L'attentato incendiario è avvenuto presumibilmente nel tardo pomeriggio di giovedì. Le fiamme sarebbero state appiccate da qualcuno che conosceva bene il funzionamento dei macchinari. È stata aperta un'inchiesta dalla procura della Repubblica di Avezzano.
I carabinieri della compagnia di Tagliacozzo cercano eventuali testimonianze utili alle indagini.
Possono tirare un sospiro di sollievo gli abitanti del Comune di Sante Marie e delle frazioni limitrofe perché i rilievi degli uomini del nucleo Nbcr del ministero dell'Interno (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) non hanno riscontrato alcuna contaminazione.
Le fiamme, infatti, hanno interessato soprattutto l'impianto della Segen, causando un danno da due milioni di euro, ma hanno risparmiato la gran parte dei rifiuti. Sono stati coinvolti solo quelli in fase di trattamento. L'incendio aveva creato grande allarme tra gli abitanti dei borghi che si trovano nella zona, preoccupati per la nube fuoriuscita dal sito di stoccaggio.
Ora però il pericolo è un altro, quello che mezza Marsica possa ritrovarsi sommersa dai rifiuti. Per evitare ciò il presidente di Segen, Fernando Capone, ha già avviato delle consultazioni per individuare un sito alternativo dove poter utilizzare provvisoriamente. Ha però assicurato che «non ci saranno disagi per gli utenti e i rifiuti per le prossime ore saranno raccolti senza interruzione». Domani ci sarà un incontro con i responsabili della Regione per fare il punto della situazione trovare una soluzione in tempi brevi che possa evitare il tracollo dell'azienda a capitale totalmente pubblico o un aumento delle tasse per i cittadini. L'attentato incendiario è avvenuto presumibilmente nel tardo pomeriggio di giovedì. Le fiamme sarebbero state appiccate da qualcuno che conosceva bene il funzionamento dei macchinari. È stata aperta un'inchiesta dalla procura della Repubblica di Avezzano.
I carabinieri della compagnia di Tagliacozzo cercano eventuali testimonianze utili alle indagini.
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