Escursionista cade e muore sul Gran Sasso

L’uomo di Sulmona era impegnato in una traversata sul versante teramano del massiccio
L’AQUILA. Antonio Cardellini, di 63 anni, escursionista di Sulmona ma originario di Antrodoco (Rieti), è deceduto sul Monte Prena, durante una gita con altri 4 compagni, anch’essi di Sulmona. Il gruppetto, partito dalla piana di Campo Imperatore, era impegnato sulla parte terminale del sentiero normale che, passando sul versante teramano esposto a Nord-Est, sale alle cima (2560 metri). Cardellini è scivolato su un tratto con neve e ghiaccio e, pur avendo ramponi e piccozza, non è riuscito a limitare la caduta. L’allarme è stato lanciato dagli stessi compagni di escursione e dall’aeroporto di Preturo è decollato l’elicottero del 118 della Regione Abruzzo con a bordo lo staff medico e il tecnico di elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. L’ambiente di alta montagna ha reso delicate le operazioni di soccorso. Calati con il verricello, sono scesi il tecnico di elisoccorso del Cnsas e il medico del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’escursionista Recuperato il corpo, l’elicottero è giunto poco dopo le 14 all’ospedale dell’Aquila. I compagni di escursione sono rientrati alle auto ripercorrendo il sentiero. Il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese raccomanda la massima prudenza in questo periodo in cui le basse temperature e le prime nevicate rendono l’ambiente montano estremamente insidioso.
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