Genio civile: via libera per palazzo Margherita

Il capo struttura replica all’attacco dell’assessore alla Ricostruzione sui ritardi «Siamo appena 15 persone, mentre il Comune ha centinaia di dipendenti»
L’AQUILA. «Nonostante le difficoltà dell’ufficio, l’istruttoria di Palazzo Margherita si è conclusa da qualche giorno e proprio la scorsa settimana sono stati convocati i progettisti in un incontro volto al chiarimento di alcuni aspetti essenziali e propedeutici al rilascio dell’autorizzazione all’esecuzione dei lavori».
Lo fa sapere l’ingegnere Carlo Giovani, dirigente del Dipartimento opere pubbliche, governo del territorio e politiche ambientali, Servizio Genio Civile e Servizio di prevenzione dei rischi di Protezione civile.
Il dirigente regionale interviene in relazione all’attacco da parte dell’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano sulla pratica bloccata per Palazzo Margherita.
«In seguito alle recenti modifiche del quadro normativo, che ha determinato il passaggio dal regime di deposito a quello autorizzativo», scrive Giovani, «l’attività dei Geni Civili è stata radicalmente modificata. Infatti il rilascio di un’autorizzazione sismica prevede tempi di istruttoria più lunghi (60 giorni) e un controllo da parte degli uffici, che, nei limiti delle rispettive competenze, non può essere limitato a un mero accertamento formale come previsto dalla previgente normativa. Quindi, se si pensa che un’autorizzazione sismica possa essere rilasciata immediatamente e sulla scorta di un controllo formale, si commette un gravissimo errore di interpretazione del procedimento amministrativo. Si comprende l’importanza dei lavori che interessano l’edificio di Palazzo Margherita quale simbolo della città e di segnale di speranza e di rinascita, ciononostante è bene ricordare che l’ufficio del Genio Civile non gestisce la ricostruzione del solo comune dell’Aquila ma anche dei restanti comuni del cratere. Ci sono strutture che aspettano, con la stessa urgenza, la ricostruzione di edifici sia pubblici che privati per i quali è necessario il rilascio degli attestati di autorizzazione sismica al fine di garantire il ripristino delle funzioni e dei servizi pubblici, nonché il ritorno alle normali condizioni di vita delle famiglie. A oggi il Genio Civile gestisce la ricostruzione del comune dell’Aquila e di altri 34 comuni del cratere. Lo fa a fronte di cambiamenti normativi che comportano un’elevata complessità dei procedimenti tecnico-amministrativi, avvalendosi di un personale tecnico ridottissimo pari a 15 unità. Per capire l’esiguità delle risorse umane a disposizione basti pensare che il personale assegnato al Comune dell’Aquila con legge 134 del 7 agosto 2012, meglio nota come legge Barca, è pari a circa 128 unità senza considerare il restante personale assegnato all’Ufficio speciale (Usra) dello stesso Comune. Questo non vuol essere una scusante», conclude il dirigente regionale, «ma una semplice rappresentazione dello stato dei fatti». (cr.aq)
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