«I cavalli sono fuggiti ed è stata evitata la strage»

10 Luglio 2012

Parla il conducente della carrozza che si è ribaltata nel Parco Sono saliti a diciassette i feriti per l’incidente: operata la bambina di 11 anni

CIVITELLA ALFEDENA. «Poteva essere una strage. I cavalli si sono sganciati dalla carrozza e sono fuggiti. È stata una autentica fortuna. Perché non riesco a immaginare cosa sarebbe accaduto se fossero rimasti agganciati e avessero trascinato il carro insieme ai turisti feriti».

Maurino Viola era alla guida della carrozza turistica che si è ribaltata alla Camosciara, nel Parco nazionale d’Abruzzo. Ha 83 anni, qualche acciacco per quanto accaduto domenica pomeriggio e negli occhi continua a rivedere la stessa scena.

«Dal pettorale di uno dei cavalli», racconta Viola, padre di Flora, attuale sindaco di Civitella Alfedena, «si era sganciato un moschettone. Ho chiesto un aiuto a un signore che si trovava sul carro. Questo è sceso, io sono rimasto alla guida. A quel punto i cavalli si sono girati, come se volessero ridiscendere la strada. Li ho assecondati per qualche metro, poi ho tirato le redini per rimetterli sulla giusta strada. A quel punto uno degli animali deve essersi imbizzarrito, la carrozza ha urtato un paracarro e si è piegata su un lato. Mi sono subito rialzato. Due cavalli sono fuggiti, un altro è rimasto poco distante. Gli animali fanno la stessa strada da cinque, sei anni. Non era mai accaduta una cosa del genere. Voglio ringraziare i soccorritori, molto tempestivi. Paura? I turisti ne hanno avuto tanta. Anche io mi sono spaventato, perché sulla carrozza c’erano diversi bambini. Sono dispiaciuto» conclude Maurino Viola «ma tengo a precisare che tutto il servizio viene svolto con la massima regolarità. Ci sono le autorizzazioni e l’assicurazione. Un incidente può capitare».

Il fatto è avvenuto intorno alle 16,45 di domenica. La carrozza trainata dai cavalli doveva raggiungere un ex parcheggio della Camosciara, nel territorio comunale di Civitella Alfedena, e da lì i turisti avrebbero proseguito per ammirare le bellezze del posto. Il servizio è gestito da una cooperativa locale.

La scorsa notte e ieri mattina altri sei turisti hanno raggiunto l’ospedale di Castel di Sangro per farsi medicare. Sono saliti così a 17 i feriti. Tutti con prognosi fra i 5 e i 30 giorni. La più grave resta una bambina di 11 anni ricoverata all’ospedale dell’Aquila. Ieri è stata sottoposta a un piccolo intervento chirurgico. Per i medici non è in pericolo di vita. I turisti erano arrivati in Abruzzo da Campobasso, Frosinone e Terracina (Latina). Le indagini dei carabinieri, coordinati dal capitano Paolo Befera, proseguono per fare piena luce sull’accaduto. Nessuno dei turisti feriti, al momento, ha presentato denunce. E la carrozza non è stata sequestrata.

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