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Il Giro all'Aquila, vince Petrovsecondo l'abruzzese Cataldo
"Sfortunato? Non direi. Piu' di cosi' non potevo fare", ha detto Cataldo
Il russo Evgueni Petrov del team Katusha ha vinto con arrivo solitario l'11esima tappa del 93esimo Giro d'Italia, la Lucera-L'Aquila di 263 km. Petrov ha preceduto l'abruzzese Dario Cataldo, al terzo posto lo spagnolo Carlos Sastre Candil.
Il gruppo con la maglia rosa Vinokourov e' giunto al traguardo con oltre 12 minuti di ritardo. La nuova maglia rosa è l'australiano del Team Saxo Bank, Richie Porte.
"Sfortunato? Non direi, mi sono mosso bene, ho fatto tutto quello che potevo per trovarmi nel posto giusto al momento giusto ma mi sono mancate le gambe, non sono riuscito a stargli dietro, penso che piu' di cosi' non potevo fare".
Dario Cataldo non ha niente da rimproverarsi, almeno per oggi, dopo il secondo posto nell'11esima tappa del Giro d'Italia, a pochi secondi da Petrov. I rimpianti del corridore della Quickstep sono altri, in particolare quella fuga tentata ieri e non andata a buon fine.
"Probabilmente ho pagato quell'azione - ammette ai microfoni di Rai Sport - Quando ieri sono arrivato mi sono parecchio rimproverato, era un'azione di cui potevo fare a meno ma oggi credo di aver corso nel migliore dei modi. La prossima volta cerchero' di gestirmi meglio, con un po' d'esperienza, ma a questa tappa ci pensavo dall'inizio del Giro ed e' andata bene cosi'", aggiunge il corridore abruzzese, originario di Lanciano.
Il gruppo con la maglia rosa Vinokourov e' giunto al traguardo con oltre 12 minuti di ritardo. La nuova maglia rosa è l'australiano del Team Saxo Bank, Richie Porte.
"Sfortunato? Non direi, mi sono mosso bene, ho fatto tutto quello che potevo per trovarmi nel posto giusto al momento giusto ma mi sono mancate le gambe, non sono riuscito a stargli dietro, penso che piu' di cosi' non potevo fare".
Dario Cataldo non ha niente da rimproverarsi, almeno per oggi, dopo il secondo posto nell'11esima tappa del Giro d'Italia, a pochi secondi da Petrov. I rimpianti del corridore della Quickstep sono altri, in particolare quella fuga tentata ieri e non andata a buon fine.
"Probabilmente ho pagato quell'azione - ammette ai microfoni di Rai Sport - Quando ieri sono arrivato mi sono parecchio rimproverato, era un'azione di cui potevo fare a meno ma oggi credo di aver corso nel migliore dei modi. La prossima volta cerchero' di gestirmi meglio, con un po' d'esperienza, ma a questa tappa ci pensavo dall'inizio del Giro ed e' andata bene cosi'", aggiunge il corridore abruzzese, originario di Lanciano.