Imprese: fare in fretta sulla zona franca

1 Dicembre 2011

Rainaldi dopo il consiglio comunale a Bruxelles: subito fatti concreti

L'AQUILA. Imprenditori allarmati dalle notizie sulla Zona franca urbana rimbalzate da Bruxelles dove, martedì, il consiglio comunale dell'Aquila si è riunito in seduta straordinaria. Un spedizione, rientrata ieri sera, alla quale hanno partecipato anche amministratori regionali e provinciali, sindacati e associazioni di categoria. Tutti a Bruxelles per verificare lo stato in cui versa l'iter per la concessione della Zona franca. «Siamo stati presi in giro» è stato il commento rilasciato martedì sera dal sindaco Massimo Cialente, dopo aver preso visione che la pratica è stata avviata appena lo scorso mese di gennaio e che la Commissione europea aveva suggerito al governo Berlusconi e alla Regione Abruzzo l'adozione di strumenti alternativi.

CONFINDUSTRIA. «La Zona franca sia tenuta fuori dalla propaganda elettorale. Le notizie arrivate da Bruxelles ci lasciano perplessi e preoccupati» ha affermato Ezio Rainaldi, consigliere di Confindustria. «Crediamo che imprenditori e cittadini non meritino tutto questo. Abbiamo bisogno di fatti "concreti", non ci servono polemiche e beghe politiche a fini elettoralistici. La vicenda "tasse e contributi" insegna. L'inserimento nel maxi-emendamento della riduzione delle tasse da restituire, avrà un ritorno economico immenso e insperato per le nostre aziende e per i cittadini. Ciò, però, va coniugato con le prospettive di sviluppo e la Zona franca è una di queste. Certamente non basta, e non dovrà essere il solo aiuto, ma è pur sempre importante. Confindustria, pur condividendo l'impegno di tutti i portatori di interessi del territorio, vuole evitare ogni strumentalizzazione e non intende partecipare a discussioni di bottega. La scorsa settimana siamo stati invitati a un incontro in Regione ed abbiamo condiviso un percorso, insieme a Camera di commercio, sindacati e Comune. Tale percorso - che ha l'obiettivo di rimodulare, proprio partendo dal "de minimis", il concetto di Zona franca per non correre il rischio di perdere i 90 milioni di euro stanziati - non ci sembra si allontani molto da quanto è stato previsto. Come Confindustria, invitiamo le parti politiche a mettere da parte ogni tipo di strumentalizzazione».

LE CATEGORIE. Intanto, i rappresentanti delle associazioni di categoria presenti a Bruxelles, si sono detti soddisfatti per l'accoglimento, nel documento votato in aula, degli emendamenti proposti per la costituzione di un tavolo permanente di coordinamento. «Un tavolo» hanno dichiarato Celso Cioni (Confcommercio), Stefano Cipriani e Adolfo Cicchetti (Ance), Giorgio Stringini (Cna), Filippo Rubei (Cia), Carlo Rossi (Confesercenti) e Loredana Lombardi (Confartigianato), «che presidierà costantemente l'iter dei provvedimenti agevolativi per il sistema produttivo, a partire da quello della Zona franca urbana, e che vedrà la partecipazione attiva delle nostre rappresentanze. Abbiamo recitato un ruolo propositivo raccogliendo l'unanime approvazione del consiglio comunale. Siamo convinti che, proseguendo su questa strada, potremo centrare obiettivi strategici per il mondo delle piccole e medie imprese del nostro territorio». Sin qui le categorie.

LA REPLICA DI CHIODI. Ma la trasferta a Bruxelles è destinata ad alimentare altre polemiche. Il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi terrà questa mattina una conferenza stampa per rispondere alle accuse del sindaco Cialente. Con lui ci sarà anche il vice presidente del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, che molto negli ultimi 18 mesi si è speso in rassicurazioni circa l'accoglimento, da parte dell'Ue, della richiesta della Zona franca. Annunciata la presenza anche del presidente provinciale di Confindustria, Fabio Spinosa Pingue e del vice presidente della Camera di commercio, Agostino Del Re che ha, però, precisato che «sarà lì solo per ascoltare e non per sostenere qualcuno».

PATTO DEI SINDACI. Zona franca a parte, a Bruxelles il Comune ha partecipato anche all'annuale riunione del «patto dei sindaci». Un evento aperto martedì, presenti gli assessori Alfredo Moroni (Comune) e Guido Quintino Liris (Provincia), con un workshop. Poi nel pomeriggio, nella sede del Parlamento europeo, è andata in scena la cerimonia che ha visto protagonisti i primi cittadini di tutta l'Europa che hanno sottoscritto l'adesione al "Patto dei sindaci". Per L'Aquila l'evento è stato l'occasione per presentare il progetto Resus, ideato per rispondere al bando dedicato alle Smart Cities. Il progetto vuole coordinare competenze e risorse per attuare una ricostruzione e una ripianificazione che garantiscano qualità della vita, rispetto dell'ambiente e ottimizzazione dei servizi. L'iniziativa darà l'opportunità di concorrere a un finanziamento di 40 milioni di euro. Nel corso dei lavori è stato proiettato un video, che ha emozionato la platea, sulla distruzione delle città dell'Aquila, Lorca (Spagna) e Mostar (Bosnia). Città unite dalla volontà di rinascere dalla devastazione di terremoti o guerre.

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