Invisibili nelle campagne, iniziativa della Flai

Il sindacato che fa capo alla Cgil vuole fornire un appoggio concreto agli stranieri della zona
AVEZZANO. Farò tappa anche nelle colture del Fucino l'iniziativa «Gli invisibili delle campagne di raccolta» promossa dalla Flai Cgil per andare incontro alle esigenze dei braccianti agricoli stagionali. L’auspicio è di Marcello Pagliaroli, segretario provinciale del sindacato, che ha seguito da vicino l'operato del gruppo di lavoro della Flai-Cgil contro lo sfruttamento dei lavoratori e l'illegalità nei metodi di assunzione e nelle condizioni di vita dei braccianti.
«Il sindacato di strada con questo progetto vuole dare aiuti agli immigrati», ha spiegato Pagliaroli, «con dei camper attrezzati arriva nelle aree di raccolta dove si ferma per 20 giorni mettendosi a disposizione dei braccianti che possono rivolgersi ai responsabili del servizio per qualsiasi informazione. È un progetto importante che sicuramente servirebbe anche nella nostra terra». Il camper della Flai Cgil ospita medici, avvocati, esponenti del patronato e del sistema fiscale, professionalità in gradi di dare delle risposte alle diverse esigenze dei braccianti che spesso quando arrivano in Italia sono anche sprovvisti di documenti d'identità. Le parti sociali al termine del periodo dedicato a ogni territorio, coinvolgeranno le amministrazioni locali e le associazioni professionali, al fine di presentare una lettera d’intenti comune per arrivare a una soluzione condivisa delle problematiche emerse.
«La Flai Cgil da anni opera contro il caporalato che purtroppo sta prendendo sempre più piede anche nel nostro Fucino», ha affermato il segretario provinciale del sindacato, «per questo dopo aver seguito per un giorno l'operato di uno di questi camper in una campagna del sud Italia ho chiesto ai responsabili nazionali del progetto di portare questa iniziativa anche nella Marsica. Sono certo che», ha continuato Pagliaroli, «questa iniziativa in difesa della legalità possa dare un aiuto ai tanti emigrati che spesso si trovano a lavorare non in regola e in situazioni di sfruttamento. Il mio auspicio è che il progetto possa arrivare nel Fucino in autunno, al termine della stagione di raccolta».
Eleonora Berardinetti
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