L'Aquila, applausi e bagno di folla per Monti"È necessario dare certezze agli aquilani"

La visita del premier in città in occasione del forum sulla ricostruzione promosso dall'Ocse: "Occorre ricordare la specificità dell'Aquila: fatta eccezione Messina e Reggio Calabria, nessun sisma ha colpito così una città"
L’AQUILA. “Le esperienze di altri terremoti ci fanno capire che per il pieno rientro alla normalità sono occorsi molti anni ma è anche necessario per i cittadini sapere ed avere certezze”. Così il premier Mario Monti intervenendo al convegno dell'Ocse sulla ricostruzione dell'Aquila e dell'Abruzzo. Monti ha poi ricordato però “la specificità” dell'Aquila che porta dunque con sé una serie di problematiche ulteriori per la ricostruzione: “mai prima di tre anni fa, fatta eccezione per i terremoti di Messina e Reggio Calabria, un sisma ha colpito così duramente, ha devastato un centro istituzionale e culturale”.
TWITTER La diretta di Giustino Parisse
SFIDA COLLETTIVA. Nel suo discorso al Forum dell'Ocse Mario Monti ha detto chiaramente, parlando di ricostruzione, che “qui la sfida è collettiva: spetta agli enti locali la strategia dello sviluppo con fiducia reciproca, quel comune sentire di relazioni che trovo ricostruite e che mancavano da anni. Il governo dal canto suo accompagnerà il processo favorendo in modo alto la ricostruzione”, ha garantito il premier.
BENE L’INTESA CONFINDUSTRIA-SINDACATI. Il premier nel lodare apertamente l'intesa raggiunta sulla ricostruzione del sisma tra Confindustria e sindacati si è augurato, parlando del nuovo modello di lavoro e ammortizzatori sociali, che questa collaborazione tra istituzioni possa essere raggiunta “lo stesso per l'Italia superando visioni particolari”. L'esempio del Forum dell'Ocse testimonia la capacità secondo Monti di superare anche all'Aquila quelle tensioni tra istituzioni che sono emerse dopo la fase emergenziale.
LA VISITA IN CITTA’. La pur breve visita al centro storico dell'Aquila procura al presidente del Consiglio, Mario Monti, una “forte emozione”. È lo stesso premier a riferirlo prendendo la parola presso il Laboratorio nazionale del Gran Sasso. “La visita che ho fatto condensa la tragedia e la sofferenza che la Casa dello studente ben immortala, con la grande voglia di futuro, di ricostruire”.
“NON MI ASPETTAVO QUESTA SITUAZIONE”. Monti è arrivato in città atterrando all’aeroporto di Preturo intorno alle 17. È stato subito portato in città per una visita al centro storico dell’Aquila insieme al sindaco Massimo Cialente. Con il primo ministro c’erano anche il ministro degli interni Cancellieri e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Presente anche il presidente della Regione e commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi.
Se l'aspettava così? “No, devo dire di no”, ha commentato il premier che ha aggiunto come, nonostante le ferite del terremoto di tre anni fa siano ancora ben visibili nella città, “l'impressione che si ha è di straordinaria bellezza anche così”. Monti, durante la breve visita compiuta nel capoluogo, ha visitato le macerie della casa dello studente, gli uffici della nuova prefettura (dove è stato accolto da molti applausi) e ha fatto una pausa nel caffè storico di Piazza Duomo, il primo esercizio che ha riaperto nella città. “Avendo visto le scene in tv uno può immaginare cosa è stato il passato, ma c'è grande voglia di fare, di ricostruire. L'entusiasmo”, ha concluso, è palpabile”.
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SFIDA COLLETTIVA. Nel suo discorso al Forum dell'Ocse Mario Monti ha detto chiaramente, parlando di ricostruzione, che “qui la sfida è collettiva: spetta agli enti locali la strategia dello sviluppo con fiducia reciproca, quel comune sentire di relazioni che trovo ricostruite e che mancavano da anni. Il governo dal canto suo accompagnerà il processo favorendo in modo alto la ricostruzione”, ha garantito il premier.
BENE L’INTESA CONFINDUSTRIA-SINDACATI. Il premier nel lodare apertamente l'intesa raggiunta sulla ricostruzione del sisma tra Confindustria e sindacati si è augurato, parlando del nuovo modello di lavoro e ammortizzatori sociali, che questa collaborazione tra istituzioni possa essere raggiunta “lo stesso per l'Italia superando visioni particolari”. L'esempio del Forum dell'Ocse testimonia la capacità secondo Monti di superare anche all'Aquila quelle tensioni tra istituzioni che sono emerse dopo la fase emergenziale.
LA VISITA IN CITTA’. La pur breve visita al centro storico dell'Aquila procura al presidente del Consiglio, Mario Monti, una “forte emozione”. È lo stesso premier a riferirlo prendendo la parola presso il Laboratorio nazionale del Gran Sasso. “La visita che ho fatto condensa la tragedia e la sofferenza che la Casa dello studente ben immortala, con la grande voglia di futuro, di ricostruire”.
“NON MI ASPETTAVO QUESTA SITUAZIONE”. Monti è arrivato in città atterrando all’aeroporto di Preturo intorno alle 17. È stato subito portato in città per una visita al centro storico dell’Aquila insieme al sindaco Massimo Cialente. Con il primo ministro c’erano anche il ministro degli interni Cancellieri e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Presente anche il presidente della Regione e commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi.
Se l'aspettava così? “No, devo dire di no”, ha commentato il premier che ha aggiunto come, nonostante le ferite del terremoto di tre anni fa siano ancora ben visibili nella città, “l'impressione che si ha è di straordinaria bellezza anche così”. Monti, durante la breve visita compiuta nel capoluogo, ha visitato le macerie della casa dello studente, gli uffici della nuova prefettura (dove è stato accolto da molti applausi) e ha fatto una pausa nel caffè storico di Piazza Duomo, il primo esercizio che ha riaperto nella città. “Avendo visto le scene in tv uno può immaginare cosa è stato il passato, ma c'è grande voglia di fare, di ricostruire. L'entusiasmo”, ha concluso, è palpabile”.
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